Elettrodomestici, quali consumano di più e quanto si risparmia scegliendo i più efficienti

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Quanta elettricità assorbe in un anno una lavatrice? E un phon o un televisore? E, per quegli elettrodomestici dotati di etichetta energetica, quanto si riesce a risparmiare sulla bolletta elettrica sostituendone uno poco efficiente con uno in classe A o A+++? Vediamo qualche dato.

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Secondo le stime dell’Autorità per l’energia, una famiglia di quattro persone che in casa abbia frigorifero, lavatrice, forno, condizionatore, scaldabagno elettrico, lavastoviglie e condizionatore consuma ogni anno oltre 5.400 kWh, con una bolletta elettrica di circa 1.090 euro l’anno (secondo l’offerta regolata della maggior tutela e al momento in cui scriviamo, quarto trimestre 2017).

Se invece la stessa famiglia non ha lavastoviglie, boiler elettrico e climatizzatore, i suoi consumi scendono a 3.990 kWh l’anno, per una spesa di circa 805 euro.

Ma quali sono gli elettrodomestici che pesano di più sulla bolletta e quanto si può risparmiare scegliendo quelli più efficienti?

Per rispondere a queste domande, abbiamo preso qualche numero dalla documentazione tecnica dei regolamenti europei sull’etichetta energetica e, per i dispositivi privi di energy label europea, abbiamo fatto qualche calcolo a partire dall’assorbimento, incrociando poi i dati sui consumi con il costo del kWh e ipotizzando quello che può essere l’uso medio che si fa dei vari apparecchi.

Iniziamo con la prima risposta, mettendo i diversi elettrodomestici in ordine di consumo complessivo e di costo in bolletta (stimando un prezzo a 0,20 euro/kWh), e, per quelli che hanno l’etichetta energetica europea, ipotizzando che siano in una classe “media” come la A “semplice” (per vari tipo di apparecchi si arriva fino alla A+++, la classe con i consumi più contenuti).

L’elettrodomestico più energivoro, è emerso, è la lava-asciuga meno diffusa della ordinaria lavatrice. Una da 6 kg in classe A, usata per 220 lavaggi/anno e relative asciugature, consuma (secondo i tecnici Ue) 816 kWh l’anno. Dunque ci costerebbe circa 163 euro all’anno.

In seconda posizione (ma molto dipende ovviamente da quanto la si usa) abbiamo la lavastoviglie. Una da 13 coperti in classe A, usata 10 volte a settimana, assorbe (sempre secondo le stime Ue) circa 618 kWh all’anno: ci farà spendere circa 123 euro.

Altro apparecchio che consuma molto è l’asciugatrice: una da 6 kg in classe A, usata per 220 asciugature/anno in condizioni miste, consuma 382 kWh l’anno, dunque ci costerebbe circa 76 euro all’anno.

Meno energivoro, contando che praticamente ogni famiglia lo tiene sempre acceso, è il frigorifero: uno con congelatore da 300 litri, in classe A, consuma 344 kWh l’anno: in bolletta pesa dunque poco meno di 69 euro.

Chi ha il climatizzatore sappia che un condizionatore in classe A mono-split da circa 12000 BTU/h, una potenza termica sufficiente a raffreddare un ambiente di circa 35-40 metri quadri, per un utilizzo di 350 h/anno, consuma circa 240 kWh all’anno. Incide dunque sulla bolletta per 48 euro (ma qui la stima, fatta dai tecnici europei, è indicativa, dato che tantissimo dipende dal clima e dall’uso che si fa del raffrescamento).

Venendo alla lavatrice, una da 6 kg in classe A, se si fanno 220 lavaggi/anno in condizioni miste, consuma 227 kWh l’anno, dunque ci costerebbe circa 45 euro all’anno.

Un forno da 50 litri in classe A, usato 3 volte a settimana, consuma circa 126 kWh all’anno e ci farà spendere circa 25 euro all’anno.

Per quel che riguarda il televisore, uno da 40 pollici in classe A, usato 4 ore al giorno ogni giorno consuma 98 kWh all’anno, per una spesa di poco meno di 20 euro. I consumi aumentano ovviamente in proporzione alla grandezza dello schermo: uno da 60 pollici consuma circa il quintuplo rispetto a uno da 24.

Un computer portatile che assorba 130 W usato 2 ore al giorno per 300 giorni l’anno, premettendo che i consumi precisi dipendono da molte variabili e sono difficili da calcolare con precisione, consumando 78 kWh/anno circa ci costerà circa 16 euro l’anno.

Un ferro da stiro con assorbimento massimo di 1.100 W, ipotizzando di usarlo alla massima potenza per un’ora a settimana, in un anno consumerà invece circa 57 kWh, per circa 11,4 euro.

Un’aspirapolvere in classe A (usato circa una volta a settimana in una casa da circa 90 metri quadri) consuma circa 28 kWh all’anno: una spesa di circa 5,6 euro.

Infine, un asciugacapelli con assorbimento massimo 1.500 W, ipotizzando di usarlo alla massima potenza per sette minuti due volte a settimana, in un anno userà circa 19 kWh, per un costo di poco meno di 4 euro.

Visto quali sono in linea di massima i consumi dei vari tipi di elettrodomestici, quanto si può risparmiare scegliendo quelli più efficienti?

Anche a questa domanda possiamo rispondere grazie alle regole europee sull’etichetta energetica (dalla cui documentazione sono tratte le elaborazioni grafiche qui sotto).

La scala delle etichette (che cambierà dal 2019) è nota: la A+++ è la classe con efficienza migliore. Le etichette anteriori al 2010 prevedevano in origine tutte una scala dalla A alla G, ma, con la messa in commercio di apparecchi più efficienti, sono state progressivamente estese con nuove classi A+, A++ e A+++.

Vediamo qualche conto per gli elettrodomestici più diffusi:

Per il citato frigo da 300 litri, sostituire un apparecchio tra i più inefficienti, in classe F, con uno tra quelli con le performance migliori, classe A+++, fa risparmiare in bolletta circa 153 euro l’anno. Scegliere la classe A+++ rispetto alla A semplice invece dà un beneficio di circa 35 euro all’anno.

Per la lavatrice (sempre considerando un modello da 6 kg e 220 lavaggi/anno), come si vede sotto, la classe A+++ ci farebbe risparmiare 24 euro in bolletta all’anno rispetto alla C e circa 12 euro all’anno rispetto alla A.

Infine per una una lavastoviglie (tabella), i 123 euro/anno che stimavamo per una classe A si ridurrebbero a 87 euro con una classe A+++ e salirebbero invece a 156 con una classe C, la meno efficiente per questi elettrodomestici.

Sia per lavatrici e lavastoviglie, per altro, i consumi si possono ridurre di netto adottando apparecchi bi-termici, cioè che prendono l’acqua calda dalla caldaia o dal solare termico o adattatori appositi che permettono di fare la stessa cosa con apparecchi “normali” (QualEnergia.it Lavatrici e lavastoviglie bitermiche: come funzionano, quanto costano, quanto si risparmia).

(Qui le altre tabelle per forni, televisori, condizionatori, lava-asciuga.)

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