Quale livello delle detrazioni per l’ecobonus? Un’analisi di Rete IRENE

Un documento di Rete IRENE analizza diversi emendamenti per l’efficienza energetica e sismica presentati in Commissione Bilancio del Senato sulla Legge di Bilancio 2018 e presenta alcune proposte. Interessanti quelle che riguardano la graduazione degli incentivi.

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La Legge di Bilancio 2018 è stata approvata in prima lettura al Senato, e sarà discussa alla Commissione Bilancio della Camera che dovrebbe completare il suo esame entro il 18 dicembre, in modo da consentire la votazione in Aula e il terzo passaggio in Senato entro Natale.

Come abbiamo scritto in questi giorni, la manovra presenta alcune novità che riguardano l’ecobonus, sismabonus e le detrazioni per le ristrutturazioni edilizie (QualEnergia.it, Ecobonus e ristrutturazioni, le novità in arrivo con la legge di Bilancio).

In un documento di Rete IRENE (allegato in basso) si analizzano gli emendamenti per l’efficienza energetica e sismica presentati alla Commissione Bilancio, così da porli all’attenzione del Governo e della Camera, visto che alcuni di essi sarebbe in grado di migliorare l’attuale contesto normativo e incentivante.

Qui ci vogliamo soffermare su un aspetto in particolare, quello del livello di detrazione o graduazione degli incentivi.

Virgilio Trivella, che ha elaborato il documento, spiega come moltissimi emendamenti siano stati fatti per contrastare la riduzione dal 65 al 50% per alcune categorie di interventi.

Si afferma che, in linea generale, la semplice soppressione della graduazione degli incentivi è in contrasto con la SEN, che individua nella modulazione delle percentuali di detrazione in funzione del risparmio atteso dagli interventi uno dei criteri per migliorare l’efficienza del sistema incentivante.

Si evidenzia in particolare che si dovrebbe tenere conto anche del principio dell’addizionalità degli incentivi. Ciò significa che maggiore è l’addizionalità dell’incentivo, maggiore è la quantità di detrazioni che vanno a beneficio di nuove attività che altrimenti non sarebbero realizzate, maggiore è la base imponibile aggiuntiva e migliore è il saldo fiscale del provvedimento.

Al contrario, minore è l’addizionalità, maggiore è la quantità di incentivi che vanno a beneficio di interventi che sarebbero stati realizzati anche in loro assenza, minore è la base imponibile aggiuntiva e peggiore è il saldo fiscale del provvedimento.

Rete IRENE fa osservare, ad esempio, che la sostituzione dei serramenti è molto frequente per le singole unità immobiliari, in cui la decisione di spesa è presa dal singolo proprietario, mentre non si riscontra come decisione collettiva condominiale. Anche la sostituzione delle caldaie è quasi sempre motivata dalla necessità.

Pertanto il notevole uso dell’ecobonus fatto finora dimostra che, per queste categorie di interventi, l’incentivazione è ormai caratterizzata da un’ addizionalità piuttosto bassa.

Rete IRENE ritiene quindi che l’introduzione di un certo grado di differenziazione dei vantaggi degli incentivi a favore degli interventi più efficienti (con miglior rapporto costo/beneficio) ed efficaci (con maggiore capacità di ottenere risparmi di energia) sia utile per orientare meglio le scelte dei cittadini.

Gli interventi da privilegiare – secondo questa analisi – sarebbe quelli che riducono fortemente le dispersioni e quelli integrati (involucro e impianto), cioè le “ristrutturazioni importanti”.

Il sistema degli incentivi dovrebbe quindi favorire questi interventi rispetto a quelli parziali e limitati a singole unità immobiliari, in modo da far percepire nettamente il vantaggio di agire sull’intero edificio.

I vantaggi aggiuntivi dovrebbero riguardare non solo la percentuale detraibile ma anche la possibilità di cessione e la bancabilità.

Un’altra ipotesi che viene fatta è che rispetto a quegli interventi che oggi avrebbero una riduzione della detrazione, la massima addizionalità può essere ottenuta stimolando la sostituzione dei serramenti in occasione degli interventi di riqualificazione dell’involucro condominiale e premiando l’installazione di caldaie di qualità superiore, oltre che gli interventi integrati su involucro e impianto (che consentono anche di minimizzare la loro potenza e di massimizzarne l’efficienza). In questi casi, si spiega, si potrebbe giustificare un incentivo di entità superiore (vedi ecobonus condomini).

Alcuni emendamenti presentati al Senato puntavano poi a distinguere le potenzialità tecniche degli interventi, limitando una aliquota più elevata alle sole tecnologie ritenute più aggiornate.

Si proponeva ad esempio di mantenere la detrazione al 65% per le caldaie a condensazione di “classe A” con contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, e per gli impianti dotati di apparecchi ibridi, escludendo invece dall’incentivo le caldaie di classe inferiore.

Alla stessa categoria apparteneva uno dei pochi emendamenti approvati dal Governo, che proponeva di incentivare le caldaie a biomassa solo di ultima generazione.

Il parere di Rete IRENE è che dettagli di questo tipo potrebbero essere invece contenuti nel futuro decreto ministeriale che dovrà essere emanato entro il 1° marzo: la ridefinizione dei requisiti tecnici potrebbe essere formulata per classi di intervento che consentono l’accesso a diverse intensità di incentivo.

Si propone poi di definire meglio la natura degli interventi a cui si applicano le detrazioni del 70-75%, precisando che si tratta di tutti gli interventi rientranti nelle categorie di “ristrutturazione importante” ai sensi del DM 26 giugno 2015 “Requisiti minimi”.

Un altro emendamento che viene ricordato è quello che promuove l’integrazione di diversi tipi di intervento attraverso l’inclusione, nelle aliquote 80-85%, delle spese di riqualificazione energetica degli edifici condominiali, se sostenute congiuntamente a quelle di riduzione del rischio sismico.

Infine, per evitare fenomeni distorsivi dovuti alla compresenza di diversi strumenti di incentivazione, Rete IRENE ha proposto anche di escludere gli interventi di efficientamento energetico dall’ambito di applicazione delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie.

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