Quanto corre la Cina del fotovoltaico: attesi 54 GW di nuova potenza nel 2017

La nuova stima di Bloomberg New Energy Finance è molto più alta rispetto a quella diffusa pochi mesi fa. Pechino ha già superato ampiamente l’obiettivo ufficiale di potenza FV cumulativa stabilito per il 2020. Grande contributo dei sistemi su tetto nell’ambito del "Poverty Alleviation Program".

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Gli ultimi dati di Bloomberg New Energy Finance (BNEF) dimostrano, ancora una volta, quanto sia difficile prevedere la crescita effettiva di un’industria reattiva come quella del fotovoltaico, soprattutto nel primo mercato mondiale di questa fonte rinnovabile: la Cina.

Secondo i nuovi calcoli di BNEF, Pechino installerà intorno a 54 GW di potenza solare nel 2017, quando pochi mesi fa, precisamente a luglio, la medesima organizzazione riteneva che la Cina avrebbe aggiunto una trentina di GW nel fotovoltaico nell’intero anno.

La previsione estiva di Bloomberg, in sostanza, era sottostimata di circa l’80% rispetto a quanto sarebbe accaduto di lì a poco tempo.

Nella prima metà del 2017, gli analisti hanno registrato una corsa alle installazioni, con oltre 24 GW entrati in esercizio, perché gli operatori FV in quei mesi cercavano di chiudere i progetti per anticipare la riduzione della tariffa feed-in, fissata dal governo per lo scorso giugno.

Il boom del mercato cinese è continuato nel secondo semestre, mentre tutte le società di consulenza alzavano le loro stime precedenti. Ad esempio, l’Asia Europe Clean Energy Consultants (AECEA), ad agosto, ipotizzava che il Paese del Dragone avrebbe toccato 40-45 GW di nuova potenza entro la fine del 2017, con una crescita del +16% almeno in confronto al 2016.

La Cina, a luglio, aveva già superato l’obiettivo ufficiale di 105 GW di capacità fotovoltaica cumulativa, fissato per il 2020.

I grandi produttori cinesi di pannelli, tra cui JinkoSolar e Trina Solar, secondo BNEF, hanno installato 43 GW di moduli nei primi nove mesi del 2017 sul mercato nazionale, battendo ampiamente i numeri conseguiti l’anno prima (34,5 GW).

Il dato AECEA è quasi identico: 42 nuovi GW connessi alla rete da gennaio a settembre, portando così il totale-paese cumulativo a circa 120 GW.

Una sorpresa, evidenzia Bloomberg, è arrivata dalle installazioni di sistemi fotovoltaici su tetto nell’ambito del programma governativo per alleviare la povertà energetica in Cina (Poverty Alleviation Program), che hanno molto contribuito alla crescita complessiva del mercato.

Che cosa aspettarsi al paese asiatico da qui fino al 2020?

I piani ufficiali della National Energy Agency (NEA) hanno assegnato al solare un obiettivo annuale di circa 21-22 GW: vedremo se saranno rispettati o quali altri scossoni ci riserverà il fotovoltaico cinese nei prossimi due-tre anni (vedi anche QualEnergia.it più in generale sulla transizione energetica di Pechino).

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