Pro e contro della Sen secondo AiCARR

  • 16 Novembre 2017

La Sen va nella giusta direzione. Manca però la creazione di un testo unico sull'efficienza energetica, che avrebbe potuto facilitare il conseguimento degli obiettivi posti. Non si parla nemmeno di big data ed energy repository.

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“La Sen va nella giusta direzione, ma purtroppo, non viene espressamente dichiarata la necessità di un riordino della legislazione vigente con la creazione di un testo unico sull’efficienza energetica, che avrebbe potuto facilitare il conseguimento degli obiettivi posti. Non si parla nemmeno di big data ed energy repository”.

Queste, in sintesi, le osservazioni che AiCARR – Associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e refrigerazione – ha espresso in una nota stampa sulla Sen, presentata dal Governo lo scorso 10 novembre (Vedi anche QualEnergia.it Il Governo presenta la SEN: investimenti per 175 miliardi e stop al carbone nel 2025).

Gli elementi positivi secondo AiCARR

“Tra gli elementi positivi che emergono dalla Sen – spiega l’associazione – segnaliamo l’istituzione di una cabina di regia tra i Ministeri per il monitoraggio e coordinamento della Strategia energetica nazionale”.

Inoltre, con l’istituzione di un gruppo tecnico stabile coordinato dal MiSE la Sen mantiene una visione al 2050 – si legge nella nota AiCARR – anche se le azioni hanno come orizzonte il 2030.

Un altro aspetto positivo segnalato dall’associazione riguarda l‘innalzamento dal 27 al 28% degli obiettivi di copertura dei consumi da fonti energetiche rinnovabili per il 2030. Nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri viene poi confermata l’importanza del settore dell’efficienza energetica con un obiettivo di riduzione del 10 Mtep/anno al 2030, con particolare attenzione ad azioni per il settore del terziario e residenziale.

“Buona anche la rivisitazione dei sistemi di incentivazione come le detrazioni fiscali integrabili con altri sistemi, come quelli relativi all’antisismica“.

Va dato merito al documento – prosegue AiCARR – di aver previsto “azioni volte a promuovere l’autoconsumo, con la definizione di nuovi sistemi di distribuzioni chiusi e il ruolo attivo del consumatore; di aver previsto l’estensione della portabilità del titolo di credito di imposta al fine di agevolare il coinvolgimento degli operatori, nei termini già previsti per gli interventi sulle parti comuni degli edifici e quindi con condizioni di maggior favore per i soggetti incapienti per contrastare la povertà energetica. E anche di aver posto l’attenzione al monitoraggio dei consumi, per aumentare la consapevolezza dell’utente”.

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