L’auto elettrica al centro della nuova acquisizione “smart” di Enel

Il gruppo italiano ha assorbito la società californiana eMotorWerks che gestisce 25.000 stazioni intelligenti per veicoli a batteria, tramite una piattaforma digitale che permette di gestire da remoto i picchi di domanda e di contribuire al bilanciamento della rete. Le prospettive per la generazione distribuita.

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Reti elettriche intelligenti, generazione distribuita, servizi digitali, mobilità elettrica: le utility sono sempre più interessate a investire in questi settori emergenti delle tecnologie pulite, con attività finanziarie che coinvolgono aziende specializzate in tutto il mondo, che siano start-up o società più mature con una solida presenza sul mercato.

Tra i protagonisti dello “shopping” nel campo delle smart grid c’è il gruppo Enel, grazie a una serie di operazioni concluse nel 2017, ultima delle quali è l’acquisizione – la cifra non è stata divulgata – della compagnia californiana eMotorWerks, attraverso la società controllata EnerNOC, che a sua volta era stata assorbita lo scorso agosto da Enel Green Power North America.

Lo schema sotto, tratto da un’analisi di GTM Research, riassume le acquisizioni effettuate nel 2017 dal colosso elettrico italiano in alcuni comparti strategici per la sua nuova divisione globale e-Solutions, in particolare l’accumulo energetico e le infrastrutture di ricarica per le vetture a zero emissioni.

Enel è in nutrita compagnia, come evidenzia la tabella seguente, sempre elaborata da GTM Research, nella “corsa” delle grandi utility verso le prossime frontiere delle rinnovabili, orientate alla gestione personalizzata e flessibile dei flussi energetici.

Difatti, eMotorWerks ha sviluppato circa 25.000 punti di ricarica intelligenti per auto elettriche, battezzati JuiceBox, gestiti attraverso una piattaforma digitale di servizi energetici denominata JuiceNet, che in sostanza consente di ottimizzare in tempo reale il rifornimento delle batterie, seguendo l’andamento dei prezzi elettrici e la produzione effettiva degli impianti eolici e fotovoltaici.

L’azienda è l’unica del suo genere ad aver avuto accesso al mercato californiano dei servizi di flessibilità per la rete (DRAM, demand-response auction mechanism).

In pratica, JuiceNet permette di aggregare migliaia di stazioni per la ricarica, con relative batterie connesse, aumentando o tagliando l’assorbimento complessivo di elettricità secondo le esigenze che si presentano di volta in volta sulla rete, con un controllo da remoto dei flussi bidirezionali di energia (cosiddette applicazioni vehicle-to-grid, V2G).

Con l’auspicato boom dei trasporti 100% elettrici, osserva Val Miftakhov, fondatore e amministratore delegato di eMotorWerks, in una nota diffusa dal gruppo Enel, “le utility dovranno costruire più infrastrutture per rispondere alla crescente domanda di energia, o adottare soluzioni di ricarica smart”.

La tecnologia proposta dalla start-up californiana, prosegue Miftakhov, “minimizza le emissioni e ottimizza da remoto la ricarica, in modo da ridurre i picchi di domanda e aumentare la possibilità che i veicoli si riforniscano quando l’energia sulla rete è più conveniente e più pulita”.

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