Come ristrutturano casa gli italiani? Una ricerca

L'efficienza energetica è tenuta in considerazione, ma pare che estetica e funzionalità contino di più. Nella scelta dei professionisti il passaparola conta molto più del prezzo. I risultati di un'indagine su 6000 intervistati realizzata da Houzz Italia e presentata a Rebuild 2017.

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A differenza di altri Paesi, l’efficienza energetica non è in testa tra gli aspetti che gli italiani considerano quando devono ristrutturare casa.

Anche se il risparmio energetico è su un ipotetico podio, si guarda maggiormente a questioni estetiche e alla funzionalità.

I rifacimenti degli impianti, soprattutto quello elettrico, sono tra gli interventi più diffusi, specie per le case appena acquistate, mentre per la scelta dei professionisti cui rivolgersi sembra conti molto di più il passaparola – reale o sotto forma di recensioni online – che non il preventivo.

Questi alcuni degli highlight da un sondaggio svolto in Italia su un campione di 6mila utenti dalla piattaforma online Houzz che hanno ristrutturato casa nel 2016 e a inzio 2017, alla cui presentazione abbiamo assistito nell’ambito dell’ultima edizione di Rebuild a Riva del Garda (sintesi in allegato in basso).

“Confrontando i risultati italiani con quelli internazionali (a livello globale Houzz ha raccolto le risposte di oltre 187mila utenti, ndr), si vede, che in Italia c’è un’attenzione leggermente più bassa ad aspetto energetico e sostenibilità dei materiali rispetto ad altri Paesi, come la Germania”, ha spiegato durante l’incontro Mattia Perroni managing director di Houzz Italia.

Interessante poi che a curarsi degli aspetti energetico-ambientali sia soprattutto chi ha intenzione di vendere l’immobile ristrutturato: “ciò potrebbe voler dire che prendere in considerazione questi temi dà un valore all’immobile nel momento in cui lo si vuole vendere, ma anche che, per chi pianifica di vivere nella casa, forse il rapporto costi/benefici non è ancora chiaro”, ipotizza Perroni.

Molti sono i dati interessanti che emergono dall’inchiesta, che pur non essendo stata eseguita su un campione modellato secondo le regole della statistica (parliamo di utenti della piattaforma), è rilevante per il numero delle risposte.

Come ci si aspetterebbe, sono i nuovi proprietari di casa quelli che investono di più nei lavori di ristrutturazione e che intraprendono progetti di portata più grande (vedi grafico sotto), con una spesa media di 53.532 € contro una media complessiva di 40.301 € (che comprende anche proprietari a lungo termine e futuri venditori di casa).

I nuovi proprietari sono anche quasi due volte più propensi a rinnovare tutti gli spazi interni della casa rispetto alla media (rispettivamente 51% e 29%).

Come anticipavamo, l’efficienza energetica è solo terza tra i criteri secondo i quali gli intervistati decidono cosa e come ristrutturare:

Come si vede, il risparmio energetico è comunque centrale per poco meno della metà dei rispondenti, mentre quasi un terzo dei proprietari di casa italiani considera l’impatto sui potenziali rischi per la salute come molto o estremamente importante per il proprio progetto di ristrutturazione.

Interessante, in vista della diffusione delle tecnologie domotiche, che sono incentivate con l’Ecobonus, il fatto che uno su quattro indichi tra le priorità l’integrazione di tecnologie intelligenti.

La domotica tra l’altro, emerge, è spesso collegata al risparmio energetico: allo scopo di ottenere case più efficienti dal punto di vista energetico: il 24% di chi ristruttura installa sistemi di tecnologia domotica nella propria casa.

Venendo alle risorse finanziarie usate, secondo la ricerca, il 78% dei proprietari di casa ha utilizzato i propri risparmi o fondi personali per finanziare i progetti di ristrutturazione avviati nel 2016, in crescita rispetto al 75% del 2015. Al secondo posto – ma molto più lontano – troviamo i prestiti di amici e/o familiari (11% nel 2016), con futuri venditori di casa più inclini a utilizzare carta di credito per il pagamento rispetto ai nuovi proprietari (rispettivamente 18% e 8%).

Come si vede dal grafico sotto, bagno e cucina sono gli ambienti ristrutturati più di frequente, mentre tra gli impianti si interviene meno di frequente su quello di riscaldamento rispetto che su quello elettrico e idraulico.

Guardando poi alle tipologie dei proprietari, si vede che i nuovi rifanno l’impianto elettrico tre volte su quattro:

Quanto alla scelta dei professionisti (grafico sotto), emerge che a guidare gli utenti sono soprattutto le raccomandazioni e le recensioni; è considerata molto importante l’esperienza, mentre solo nel 22% dei casi si decide in base al prezzo.

Un quarto dei proprietari di casa sentiti nell’ambito dell’indagine, infine, pianifica di completare una ristrutturazione in corso o di iniziarne una nuova nel 2017. La spesa media prevista è di 15.900 €, con un lieve aumento rispetto a quanto era stato programmato nel 2016, cioè 12.800 €.

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