Auto, mezzi pubblici o car sharing? La mobilità e le abitudini degli italiani

  • 30 Maggio 2017

Alcuni dati dall'osservatorio sulla mobilità dell'associazione Lorien, presentati in occasione dell'inaugurazione del nuovo Forum QualeMobilità, realizzato con Legambiente e il cui primo incontro si è tenuto ieri, 29 maggio.

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Nelle scelte di mobilità degli Italiani prevalgono ancora i mezzi privati. Il 90% conta ancora sull’auto personale e il 40% infatti la usa tutti i giorni. Il 66% di chi usa l’auto usa anche i mezzi pubblici e l’11% sistemi di sharing mobility.

Sono alcuni dei dati che emergono dall’osservatorio sulla mobilità dell’associazione Lorien, presentati in occasione dell’inaugurazione del nuovo Forum QualeMobilità, realizzato con Legambiente e il cui primo incontro si è tenuto ieri 29 maggio, con lo scopo di promuovere e orientare il cambiamento verso una mobilità a zero emissioni, accessibile a tutti, a costi sociali ed economici decrescenti: possibile con servizi e mezzi sempre più elettrici, connessi, condivisi e ad autonomia crescente.

Nella sua analisi Lorien ha suddiviso le abitudini di mobilità della popolazione italiana in 4 distinti gruppi.

I più numerosi, i multi-mobili, si spostano molto scegliendo tanti mezzi diversi e rappresentano il 32% della popolazione, seguono i moderati (31%), con una scelta più limitata di mezzi e una media intensità di spostamento; in queste due categorie prevale accanto all’uso dell’auto quello del mezzo pubblico (e solo per i multi-mobili anche il noleggio, taxi, car-pooling e car-sharing). Il terzo gruppo è costituito dai mono-mobili (17%) che pur muovendosi molto utilizzano un solo mezzo (per il 95% l’automobile) ultimi gli stanziali (21%).

Il 56% degli italiani – evidenzia l’osservatorio – si dichiara disponibile a spendere di più per un’auto elettrica a parità di prestazioni (tra i multi-mobili la quota raggiunge il 71%) e in media sono disposti a spendere circa il 13% in più. Tra i possibili incentivi all’acquisto di un’auto elettrica predominano quelli di natura economica (55%, soprattutto sgravi fiscali) seguiti dalla logistica della ricarica (35%) e, ultimi, i progressi tecnologici delle loro prestazioni (20%).

Il car sharing, misurato su base nazionale, è ovviamente ancora poco diffuso (presente solo in alcune città maggiori), ma circa la metà degli utilizzatori, che ad oggi rappresentano all’incirca il 5% della popolazione, ne fa un uso abbastanza intenso (per il 55% almeno una volta a settimana) e in particolar modo alternativo all’auto privata (57%). Tra le motivazioni di utilizzo del car sharing, prevale il fattore ecologico (35%) affiancato a temi economici (33%) e alla possibilità di rinuncia all’auto privata (25%).

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