La nuova SEN: uscita dal carbone, ruolo centrale del gas, timida sulle rinnovabili

Il 10 maggio, di fronte alle Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera, si è svolta l'audizione per la presentazione della nuova Strategia Energetica Nazionale. Saranno appena 30 i giorni disponibili per la consultazione a partire dalla prossima settimana. Le slide di Calenda e una raccolta di articoli sulla SEN.

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Si può pensare ad un vero coinvolgimento degli stakeholder dell’energia sulla SEN con appena 30 giorni di consultazione?

Questa è la prima cosa che viene da segnalare subito dopo la presentazione di oggi del titolare del MiSE Carlo Calenda in audizione presso le Commissioni riunite Attività Produttive e Ambiente della Camera, insieme al ministro Gian Luca Galletti.

Il documento sulla Strategia Energetica Nazionale che indica gli obiettivi fino al 2030 sarà infatti in consultazione dalla prossima settimana per un mese (all’inizio si pensava addirittura a soli 15 giorni di consultazione).

Un piano di questo tipo, che dovrebbe avere una struttura flessibile, ma al tempo stesso essere uno strumento chiave per i prossimi governi, avrebbe avuto bisogno di maggiore approfondimento da parte degli addetti ai lavori e della politica per indicare criticità e possibili alternative. Il presidente della Commissione Ambiente, Ermete Realacci, ha chiesto il coinvolgimento del Parlamento.

Sarebbe stato anche utile dargli un respiro più ampio, cioè fino al 2050, almeno per indicare obiettivi e percorso da intraprendere a livello di sistema. La SEN 2017 verrà aggiornata nel 2020 e poi nel 2023.

Andando nel merito nelle slide di Calenda (allegato in basso) risalta che si ipotizzino scenari di uscita dal carbone tra il 2025 e il 2030. Il ministro sottolinea però che il phase-out ci costerà sui 3 miliardi di euro per le nuove centrali e infrastrutture energetiche che saranno necessarie, oltre a tempi autorizzativi più rapidi.

Poi c’è tutto la questione degli “stranded cost” da corrispondere – spiega il ministro – ai proprietari delle centrali nel caso di uscita al 2025 per impianti ancora non ammortizzati e “che saranno oggetto di contrattazione”. Un aspetto che lascia non pochi dubbi su come verrà gestita questa fase.

Molta attenzione da parte di Calenda, come era prevedibile, agli investimenti per il gas che sono un po’ il fulcro della nuova SEN.

Gas, come sostituto del carbone e come risorsa di back up delle fonti rinnovabili e per la sicurezza per l’approvvigiomento delle fonti; è compreso anche l’aumento delle importazioni di GNL per sfruttare l’opportunità di un mercato in oversupply fino a metà anni ’20. Molto gas anche nei trasporti, dove gli obiettivi sull’elettrico sono però poco chiari, soprattutto in termini di possibili incentivazioni: “il miglioramento atteso dei parametri di performance delle batterie e lo sviluppo delle infrastrutture permetteranno un aumento naturale della penetrazione di ibride plug-in e 100% elettriche ben oltre il 10% al 2030”.

Sulle fonti rinnovabili, non molto di nuovo rispetto alle attese, come si vede dal grafico, con obiettivi in linea con quelli europei. Quello sui consumi complessivi lordi al 2030 è il classico 27% (ad oggi la stima è del 17,5%).

La quota di rinnovabili elettriche al 2030 si trova in una forchetta del 48-50% (oggi siamo al 33% circa), mentre alcuni analisti ritengono che si debba puntare un po’ sopra il 50%, visto che si rischia di sovradimensionare il ruolo delle rinnovabili termiche.

Sugli strumenti per l’efficienza energetica (obiettivo obbligatorio dell’1,5% di risparmio annuo da politiche attive per ogni Stato Membro) si prendono ad esempio alcune misure ritenute di successo negli altri paesi europei e l’introduzione di un Fondo di Garanzia per i prestiti alle famiglie, oltre che una revisione delle detrazioni fiscali.

Verrebbe da ripetere che non c’è molto di nuovo rispetto alle attese. E’ un piano molto timido se lo vediamo nell’ottica della decarbonizzazione.

Ma attendiamo il documento ufficiale che dovrebbe uscire a breve per sentire gli operatori sui diversi dettagli e fare più accurate valutazioni.

Per approfondire con alcuni articoli pre e post presentazione della SEN: QualEnergia.it_SEN

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