Emirati Arabi Uniti, in arrivo investimenti nelle rinnovabili per 163 mld di $

L'annuncio si inserisce nel quadro della strategia energetica al 2050 degli EAU, che puntano a soddisfare il 44% del loro fabbisogno energetico da fonti rinnovabili. Fotovoltaico, solare a concentrazione ed eolico sono già adesso le fonti meno costose.

ADV
image_pdfimage_print

Gli Emirati Arabi Uniti investiranno 600 miliardi di dirham, ovvero 163 miliardi di dollari, in progetti nel settore delle energie rinnovabili. Lo ha fatto sapere il primo ministro Sheikh Mohammed bin Rashid al-Maktoum.

L’annuncio si inserisce nel quadro della strategia energetica al 2050 del Paese, che punta a soddisfare il 44% del suo fabbisogno energetico da fonti rinnovabili. A quella data il mix energetico degli Emirati dovrebbe essere composto anche per il 38% dal gas naturale, dal 12% di fonti fossili pulite e per il 6% da energia nucleare.

Una scelta che non stupisce se si considera che – come veniva spiegato in un report IRENA del 2015 – fotovoltaico, solare a concentrazione ed eolico sono già da tempo le fonti meno costose per produrre elettricità negli Emirati  (QualEnergia.it, Negli Emirati Arabi FV ed eolico già più competitivi delle fossili).

I prezzi del gas negli Emirati negli ultimi anni sono cresciuti, mentre quelli delle nuove fonti rinnovabili sono crollati. Così nello Stato della penisola araba si è già compiuto il sorpasso che in altre aree, come l’Europa centro-meridionale, si prevede avverrà ma con tempi più lunghi.

Il Paese, che ha una superficie di circa 83.000 kmq (3,5 volte meno dell’Italia) e ha attualmente il petrolio come fonte principale del suo Pil, procede dunque a grandi passi verso gli obiettivi di metà secolo.

È dello scorso giugno ad esempio l’annuncio della costruzione un impianto di solare termodinamico a concentrazione (CSP) a Dubai che sarà il più grande del mondo. Produrrà a meno di 8 cent$/kWh, ed entro il 2021 avrà in funzione il primo modulo da 200 MW di potenza. L’obiettivo è di arrivare a 1 GW entro il 2030, anno nel quale gli Emirati puntano di avere un 25% di generazione elettrica da fonti rinnovabili.

Dubai, centro principale del paese con i suoi oltre 2 milioni di abitanti, è inoltre da un paio di anni al centro delle cronache del settore delle rinnovabili per i record di ribassi nelle aste per i grandi parchi fotovoltaici.

A settembre 2016 c’è stata un’altra incredibile offerta in un’asta organizzata dalla Abu Dhabi Electricity and Water Authority (ADWEA): un impianto da 350 MW fornirà elettricità a 2,4 cent$ a kWh.

Secondo il citato report di IRENA, portare entro il 2030 le rinnovabili al 25% del mix elettrico e al 10% di quello energetico – ad esempio con il FV che passerebbe da poche decine di megawatt a oltre 17.000 MW – farebbe risparmiare agli Emirati Arabi circa 1,9 miliardi di dollari l’anno, a cui si aggiungerebbe un altro miliardo di dollari all’anno in riduzione dei costi sanitari e ambientali.

ADV
×