Nuovi contatori Enel dal 2017: vantaggi, tutela del cliente e criticità

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Si partirà nel 2017 con quasi 2 milioni di utenti. Enel Distribuzione ha presentato il piano di sostituzione fino al 2031. L'azienda ha recepito alcuni suggerimenti delle Associazioni dei consumatori, ma restano diverse criticità. A cominciare dalla lettura del vecchio contatore.

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Il 2017 sarà l’anno dei contatori di energia elettrica intelligenti.

Già da gennaio Enel Distribuzione partirà con le operazioni di sostituzione di 32 milioni di contatori di prima generazione, che sono stati installati nelle case degli italiani (e nelle aziende) prima del 2001, ovvero quelli che hanno terminato i loro 15 anni di vita.

Il contatore di seconda generazione ci permetterà di analizzare nel dettaglio l’andamento dei nostri consumi giornalieri, suddivisi nelle diverse fasce orarie, e con i dati di misura rilevati ogni 15 minuti.

I vantaggi del contatore di seconda generazione

Sarà possibile anche conoscere l’effettiva potenza assorbita in ogni istante della giornata e questo ci aiuterà a scegliere la “taglia” contrattuale che più si adatta alle nostre effettive esigenze. Le informazioni relative ai consumi saranno visualizzabili sul display del nuovo contatore e, attivando specifici servizi, potremo scaricare i dati anche sul nostro smartphone.

Il nuovo contatore, realizzato secondo il decreto legislativo n. 84/2016, che attua la direttiva europea 32/2014 sull’armonizzazione delle legislazioni relative agli strumenti di misura, dovrebbe anche aiutare il consumatore nella fase di passaggio al mercato libero dell’energia: monitorando i propri consumi nel dettaglio ogni utente avrà la possibilità di accrescere la sua consapevolezza energetica e, di conseguenza, potrà scegliere le offerte commerciali che si adattano meglio alle proprie necessità. La promessa, inoltre, è quella di rendere i cambi di fornitore più semplici e veloci.

L’operazione di sostituzione

Secondo il piano di sostituzione, presentato pochi giorni fa da Enel Distribuzione, i contatori da sostituire già nel 2017 sarebbero circa 1,8 milioni; entro il 2020 verranno cambiati quasi 18 milioni  di vecchi contatori (5,5 milioni nel 2018, 5,9 nel 2019 e 6 nel 2020) e gli altri 13 milioni sono scansionati fino al 2031.

Il cliente potrà verificare direttamente sul portale web (dove dovrà registrarsi) se il suo POD è incluso nelle operazioni di cambio previste nei tre mesi successivi e gli saranno forniti tutti i contatti dell’impresa incaricata dei lavori.

Comunque, 5 giorni prima dell’intervento, verrà affisso un avviso scritto riportante la data e la fascia oraria dell’intervento. Durante l’intervento sarà necessaria una brevissima interruzione dell’energia elettrica, ma non è richiesta la presenza dell’utente a meno che non sia necessaria per accedere al contatore.

Il cambio del contatore è completamente gratuito e il personale sarà riconoscibile attraverso un tesserino identificativo (fate attenzione ad eventuali operatori improvvisati).

Enel Distribuzione ha stilato anche un decalogo sulle “Regole della Sostituzione” recependo alcuni suggerimenti delle Associazioni dei Consumatori.

Ad esempio Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Casa del Consumatore e Codici) si è battuta affinché il certificato di conformità del contatore venisse rilasciato direttamente al consumatore. La richiesta è stata accolta, anche se in parte: il certificato verrà inviato a chi ne fa richiesta, chiamando al numero verde 800 085 577.

Restano ancora alcuni punti critici

Tra i punti critici, ad esempio rispetto alla “rilevazione automatica delle letture del contatore in opera” e alla “rilevazione della lettura prima della rimozione del precedente contatore”.

Su questo aspetto Enel specifica che i dati verranno acquisiti solo automaticamente dal sistema, senza che venga rilasciato alcun certificato all’utente al momento della sostituzione. Il cartaceo viene contemplato solo laddove il contatore non acquisisca in automatico la lettura dal sistema.

Rete Consumatori Italia ha invece proposto che la registrazione del dato sull’ultima lettura non sia solamente automatica, ma verbalizzata e rilasciata con un certificato scritto al cliente al momento della sostituzione. “Un punto su cui non intendiamo cedere sia per garantire effettiva tutela del consumatore in caso insorgesse un contenzioso sia perché i dati di consumo devono essere in possesso del consumatore come suo inalienabile diritto – commenta Luigi Gabriele, Responsabile Affari Istituzionali e regolatori di Codici – Proponiamo di integrare la brochure con le istruzioni sul nuovo contatore, che verrà rilasciata al momento della sostituzione, con il dato dell’ultima lettura del vecchio contatore e con il dato di lettura del nuovo. Enel distribuzione su questo punto non sembra disponibile perché ritiene sufficiente che il dato sia acquisito dal sistema, considerato praticamente infallibile”. 

Rispetto alla tempistica per il cambio di contatore, non ci sono obblighi di legge da rispettare: ogni società distributrice dovrà comunicare sul sito (o anche attraverso una sessione di pubblica presentazione) il proprio piano di sostituzione.

È importante precisare che sono i distributori ad essere passibili di sanzioni da parte dell’Autorità, mentre non c’è alcun obbligo in capo all’utente che, anzi, può rifiutarsi di sostituire il contatore, soprattutto se non è così vecchio.

Codici ha lanciato la campagna #notinmyhome proprio per denunciare possibili abusi o forzature da parte di operatori che propongono di cambiare un contatore nuovo. L’Associazione consiglia di procedere al cambio soltanto se il vecchio contatore non funziona o se ha superato i 15 anni (la data di produzione è riportata sull’apparecchio). Inoltre invita gli utenti ad essere presenti al momento della sostituzione per farsi rilasciare il certificato di conformità e quello di sostituzione, con tutti i dati dell’operatore che lo ha sostituito, le caratteristiche del nuovo apparecchio e i dati di consumo del precedente, incluso il numero di matricola. Ultimo consiglio non meno importante: fate una foto al vecchio contatore per accertare l’effettivo consumo registrato ed evitare di ritrovarsi in bolletta spiacevoli e inaspettati maxi conguagli.

Altra nota dolente sollevata da Codici riguarda l’incentivo di circa 125 euro, previsto dalla delibera sul riconoscimento dei costi dell’Autorità, che verrà riconosciuto ai distributori che concluderanno in tempi brevi la sostituzione del contatore.

Si tratta di un “premio” che non trova una giustificazione visto che l’operazione di cambio dei contatori è tutta a carico dei consumatori che la pagheranno in bolletta. L’operazione costerà circa 4 miliardi e mezzo, pari a 150 euro per utente. 

Ma il consumatore non troverà alcuna voce nuova in bolletta perché il costo verrà inserito tra le spese di misura già esistenti e verrà spalmato negli anni. Inoltre, secondo il piano di Enel Distribuzione, dal 2025 il costo di installazione del nuovo contatore schizzerà a 230 euro (nonostante si tratterà di un prodotto non più così innovativo) perché il numero di contatori da sostituire sarà inferiore al milione (vedi slide pag. 37 della presentazione di Enel Distribuzione).

L’azienda, infatti, ha chiesto il riconoscimento dei costi integrali dell’istallazione, che aumentano nel momento in cui le operazioni di sostituzione diminuiscono.

Resta, infine, ancora una domanda cui sarà difficile trovare una risposta: che fine faranno i vecchi contatori con tutti i nostri dati?

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