Obbligo contabilizzazione calore: slittamento termine nel “mille proroghe”?

CATEGORIE:

Il 31 dicembre 2016 scade il termine per installare sistemi di contabilizzazione-termoregolazione del calore negli edifici condominiali. Sanzioni fino a 2.500 euro ad appartamento per chi non sarà in regola. Fonti vicine al MiSE confermano che i problemi del caso sono all’attenzione del governo.

ADV
image_pdfimage_print

Aggiornamento 29 dicembre 2016: il rinvio della scadenza è stato inserito nel Milleproroghe approvato ogggi: il termine è stato spostato al 30 giugno 2017

Come avevamo scritto nelle scorse settimane, l’obbligo d’installare sistemi di contabilizzazione-termoregolazione del calore negli edifici condominiali entro il 31 dicembre 2016 sta creando qualche problema, tanto che da più parti si erano levate richieste al Governo per un rinvio della scadenza.

Ora fonti vicine al ministero dello Sviluppo economico, sentite da QualEnergia.it, confermano che l’incognita-proroga “è un argomento attualmente all’attenzione dei vertici” del MiSE.  Le famiglie dunque avranno qualche mese in più per mettersi in regola ed evitare sanzioni?

Difficile rispondere perché il ministero comprensibilmente resta molto abbottonato sul tema, anche se l’impressione è che qualche modifica potrebbe arrivare in corsa prima della fine dell’anno. L’eventuale veicolo normativo per far scattare uno slittamento dell’obbligo, ha infatti precisato la fonte ministeriale, sarebbe il decreto mille proroghe in discussione in questi giorni.

Certo, non sarebbe così semplice posticipare il termine riguardante la contabilizzazione individuale del calore, come ha chiarito anche Confedilizia nel recente comunicato con cui è tornata a sollecitare il Governo: poiché il 31 dicembre 2016 è una data imposta dalla normativa europea, vi si legge, «occorre individuare una strada che consenta di superare eventuali obiezioni della Commissione».

Come mai la scadenza sta suscitando così tante preoccupazioni?

Confedilizia, che già nei mesi scorsi aveva chiesto al MiSE di concedere più tempo per completare l’adeguamento degli immobili condominiali alle nuove disposizioni, segnala «che in molti edifici non è stato ancora possibile adempiere a quanto imposto dalla legge a causa del ritardo con cui è stato approvato il decreto che ha modificato le regole applicabili e dell’impossibilità materiale, per le imprese, di soddisfare le innumerevoli richieste. Con il conseguente rischio dell’applicazione di forti sanzioni – da 500 a 2.500 euro per ciascuna unità immobiliare – nei confronti di moltissimi proprietari di casa».

I proprietari dei singoli appartamenti, ricordiamo in sintesi, devono far installare due tipi di sistemi, secondo le norme del D.lgs. 141/2016 che, a sua volta, ha integrato il D.lgs. 102/2014, mentre la direttiva europea di riferimento è la 27/2012 sull’efficienza energetica (vedi QualEnergia.it).

Il primo sistema di apparecchi è per la contabilizzazione, perché permette di “leggere” i consumi individuali misurando – in modo diretto o indiretto secondo le diverse configurazioni tecniche applicabili – il calore fornito alle diverse abitazioni da un generatore centralizzato o da una rete di teleriscaldamento.

Il secondo sistema invece è di termoregolazione: sono le valvole termostatiche installate sui caloriferi, che consentono all’utente di variare la temperatura desiderata negli ambienti interni.

ADV
×