Alcol da sole e CO2, grazie a un polimero: nuova frontiera per le celle a combustibile

Un gruppo di scienziati dell’Università del Texas ha dimostrato per la prima volta che la polianilina, un materiale organico semiconduttore, può trasformare l’anidride carbonica in carburanti alternativi attraverso l’energia solare. Caratteristiche e vantaggi dei principali risultati della ricerca.

ADV
image_pdfimage_print

Quello dei nuovi materiali con cui produrre combustibili ecologici attraverso l’energia solare è un settore della ricerca scientifica in continua evoluzione.

Recentemente, alcuni chimici dell’Università del Texas ad Arlington (UTA) per primi hanno dimostrato le potenzialità della polianilina, un polimero organico semiconduttore utilizzato per convertire la CO2 in alcol senza bisogno di un co-catalizzatore.

Lo studio è stato pubblicato dalla rivista specializzata ChemComm: Polyaniline films photoelectrochemically reduce CO2 to alcohols (link in basso alla versione completa a pagamento).

La polianilina – spiega una nota dell’università americana sui risultati del team guidato dal professor Krishnan Rajeshwar – è un materiale foto-catodico molto promettente.

Che cosa significa? Semplificando molto, gli scienziati hanno scoperto che è possibile convertire l’anidride carbonica in carburanti per i trasporti, come l’etanolo, sfruttando l’energia solare e le proprietà di questo polimero.

La ricerca è molto articolata: presenta una comparazione del comportamento di diversi polimeri conduttori, oltre una serie di misurazioni foto-elettrochimiche che hanno permesso di approfondire le caratteristiche peculiari della polianilina.

Secondo Rajeshwar, questi dati aprono le porte a un nuovo campo di ricerca di future applicazioni per polimeri organici semiconduttori poco costosi, molto efficienti e facilmente disponibili, nell’ambito delle celle solari a combustibile.

«Questi polimeri organici semiconduttori – prosegue il chimico – possiedono anche diversi vantaggi tecnici, in particolare non richiedono un co-catalizzatore per supportare la conversione della CO2 in prodotti alcolici. Inoltre, la conversione avviene a temperature più basse e impiega meno energia, tutti fattori che porteranno verso un’ulteriore riduzione dei costi».

C’è un altro importante vantaggio del polimero, evidenziato dal professore. Stiamo parlando della sua flessibilità, tale da consentire di realizzare film di polianilina che si adattano a vari tipi di superfici, anche quelle ondulate o curve.

Lo sviluppo di celle a combustibile solari con rendimenti sempre più elevati e dai costi contenuti, aggiunge infine la nota dell’università, rientra in un piano strategico più generale dell’UTA, Strategic Plan 2020, focalizzato sulle nuove soluzioni e tecnologie sperimentali in grado di rispondere alle sfide energetiche/ambientali del nostro pianeta.

La ricerca pubblicata su ChemComm

ADV
×