Illuminazione a LED: evoluzione e prospettive di un mercato in ascesa

CATEGORIE:

Con la loro elevata efficienza, il comfort visivo e i prezzi in continuo calo, i LED sono ad oggi la migliore tecnologia in commercio per il risparmio energetico nell’illuminazione pubblica e privata. Con l'ingegner Forcolini del PoliMI analizziamo stato dell'arte e prospettive di mercato.

ADV
image_pdfimage_print

Consentono un risparmio energetico tra il 50 e il 60%, non emettono raggi ultravioletti, hanno una manutenzione pressoché nulla e, non contenendo sostanze nocive per l’ambiente, non richiedono lo smaltimento tra i rifiuti speciali.

Con queste caratteristiche i LED sembrano a tutti gli effetti la migliore tecnologia in commercio per il risparmio energetico nell’illuminazione pubblica e privata.

Per fare il punto sullo stato dell’arte, sulla penetrazione nel mercato del general lighting e sulle prospettive di questa tecnologia, QualEnergia.it ha intervistato l’Ing. Gianni Forcolini, Architetto, designer e professore del Politecnico di Milano, che tra pochi giorni pubblicherà un manuale su LED e OLED.

Ingegner Forcolini, qual è oggi il livello di penetrazione dei LED nel mercato dell’illuminazione?

In Europa la diffusione dei prodotti a tecnologia a LED in ambito residenziale oscilla complessivamente tra il 25 e il 30%. Mentre nel settore professionale, inteso come commercio, uffici e outdoor, hanno raggiunto il 40%. Anche in Italia si conferma lo stesso andamento.

In quali settori sono maggiormente impiegati e dove c’è grande potenziale poco sfruttato? Penso ad esempio al settore dell’industria in cui la penetrazione dei LED è solo tra il 3 e il 4% …

Il settore commerciale, gli uffici e l’illuminazione stradale e urbana sono, nell’ordine, i settori in cui i LED vengono più utilizzati. Questo vale a livello europeo ma anche nazionale. I margini di crescita sono sicuramente ampi, principalmente nel settore residenziale e industriale. Bisogna però sottolineare che nel settore industriale, da intendersi come capannoni e stabilimenti produttivi, la qualità della luce, che è una caratteristica tipica del LED, non è sempre richiesta. Vengono di solito utilizzate lampade a scarica che hanno un costo iniziale inferiore, una durata di vita sufficiente e sono comunque efficienti dal punto di vista dei consumi. Vedo difficile una significativa penetrazione dei LED in questo segmento di mercato.

Come sta evolvendo la tecnologia LED: nuovi prodotti, rendimento, vita utile e prezzi?

Il rendimento delle lampade a LED è cresciuto costantemente negli ultimi anni, raggiungendo oggi il dato piuttosto elevato di 160 lm/W (una lampada a incandescenza consuma circa 13 lm/W, ndr) con una vita stimata tra le 40mila e le 50mila ore. Il decadimento del flusso a fine vita è di circa il 30%. I prezzi si sono ridimensionati molto. Negli ultimi due anni sono scesi almeno del 30% e oggi sono appena al di sotto dell’euro per una sorgente luminosa LED che produce 1000 lumen.

Con una maggiore diffusione di questa tecnologia e con l’aumento dell’offerta presumibilmente i prezzi continueranno a scendere. Possiamo ancora dire che il costo della tecnologia sia anche oggi un limite per una maggiore diffusione dei LED?

Continuano a uscire nuovi prodotti e, nonostante un calo del prezzo medio della tecnologia, le novità sul mercato manterranno anche in futuro un prezzo più elevato rispetto agli altri. Già oggi però il consumatore può scegliere tra prodotti di media qualità, in commercio da qualche anno, godendo dei prezzi ridotti che le indicavo poco fa.

Ci sono altre tecnologie per l’illuminazione più competitive in termini di rapporto qualità-prezzo?

Assolutamente no.

Secondo lei quali sono i margini di miglioramento di questa tecnologia?

Sono ancora molti. Vedo ogni anno aggiungersi sul mercato nuovi modelli sempre innovativi. Penso anche agli OLED, che si stanno facendo strada. Ma anche se dovessimo tener conto solo dei classici modelli COB-Chip on Board, potremmo dire che la dinamicità con cui il mercato propone nuovi modelli lascia intravedere un ampio orizzonte di miglioramento.

La dinamicità con cui progredisce questa tecnologia è equiparabile al ritmo di sviluppo di altre soluzioni per l’illuminazione efficiente?

I LED hanno una marcia in più. Anche le altre tecnologie efficienti, come le lampade a scarica o a vapori di alogenuri, sono migliorate, ma la crescita è avvenuta nell’arco di 7-10 anni. Mentre nei LED in due o tre anni abbiamo assistito ad ampi miglioramenti tecnologici. In questo il settore dei LED ha sicuramente beneficiato della competizione tra i player del mercato – come Samsung, Panasonic e Citizen, potenti dal punto di vista economico, tecnologico ma anche comunicativo – che ha stimolato un costante rinnovamento dell’offerta tecnologica.

E una volta giunti al termine del proprio ciclo di vita come si devono smaltire i LED tra i rifiuti?

Non contenendo sostanze nocive per l’ambiente non è richiesta la raccolta tra i rifiuti speciali, procedura che risulta invece necessaria per le lampade a scarica che contengono piombo, cadmio e mercurio.

In giro ci sono anche prodotti di scarsa qualità. Come si può difendere il consumatore?

Come prima cosa bisogna tenere conto del marchio dell’azienda produttrice. Un’azienda con un marchio rinomato è già una prima garanzia. E’ poi molto importante verificare che il prodotto abbia tutte le certificazioni necessarie, sulla sicurezza, eccetera. Tutte le aziende per legge sono obbligate ad autocertificarsi per garantire che il prodotto rispetti le norme vigenti. Ci però aziende che si rivolgono ad enti terzi, come l’IMQ e altri laboratori riconosciuti, per una conferma dei dati dichiarati, offrendo ovviamente una garanzia maggiore.

Quali strumenti, economici o comunicativi favoribbero un aumento della penetrazione dei LED sia nel settore pubblico che privato?

Al momento i LED rientrano nell’alveo delle detrazioni fiscali del 50% per interventi di ristrutturazione edilizia. Naturalmente gli incentivi pubblici sono sempre ben visti come concreto aiuto all’acquisto, ma è pur vero che tendono ad alterare le leggi del mercato e in genere dopo il loro esaurimento, il mercato si sgonfia. Io vedrei meglio un incentivo alla comunicazione sui prodotti e sui loro vantaggi. Il mondo del lighting è vastissimo, ciononostante la comunicazione su questo settore è ancora scarsa e le persone non hanno pienamente compreso la differenza tra i LED e un’altra lampada.

Qual è la percentuale di risparmio conseguibile attraverso la sostituzione delle sorgenti luminose tradizionali con i LED?

Nell’illuminazione pubblica, interna ed esterna, la percentuale di risparmio ottenibile è tra il 50 e 60%. Allo stesso modo in un’abitazione tipo sostituendo tutte le sorgenti luminose con i LED si possono dimezzare i consumi. Basti pensare al lavoro di retrofit realizzato a Milano, in cui è stato sostituito l’80% delle lampade per l’illuminazione pubblica, ottenendo un risparmio energetico del 60%.

In una battuta, come vede il mercato in Italia da qui a 4-5 anni?

Penso che nell’arco di 4-5 anni supereremo il 70% di penetrazione dei LED nel mercato dell’illuminazione.

ADV
×