L’elettricità “è nostra”. Il ruolo delle cooperative nella generazione da rinnovabili

La forma della cooperativa sarà una delle chiavi della generazione distribuita. Un esempio è quello della cooperativa "ènostra": circa 200 i soci coinvolti dal primo marzo 2016, ma in poche settimane le adesioni sono quasi a 500. Vediamo di cosa si tratta.

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La cooperativa “ènostra” è al contempo un’operazione di disinvestimento dalle fonti fossili, un’impresa ad azionariato popolare con logiche simili a quelle dei gruppi d’acquisto, un mediatore per l’incremento della quota rinnovabile nel mix nazionale, un’iniziativa di finanza etica. È un ente economico, quindi persegue i suoi obiettivi mantenendo l’equilibrio di bilancio e dividendo tra i suoi soci tutti gli eventuali utili.

A meno di un anno dalla presentazione ufficiale “è nostra” ha attivato le prime forniture di elettricità 100% rinnovabile. Sono circa 200 i soci coinvolti in questo primo gruppo fornito dal primo marzo 2016. Ma in poche settimane le adesioni hanno quasi raggiunto quota 500, quota che con tutta probabilità sarà ampiamente superata quando leggerete queste righe. Con l’attivazione dei primi contratti di fornitura arriva a compimento un’operazione partita quando Marco Mariano lanciò il progetto “Adotta 1 kW”.

Nel 2007, grazie all’istituzione del Conto Energia per gli impianti fotovoltaici, si apriva anche per i cittadini la possibilità di intervenire nel mercato elettrico da protagonisti. La proposta di Mariano era di raggruppare persone, che non erano nelle condizioni di realizzare un impianto sul tetto di casa, per realizzare un impianto collettivo di cui ognuno detenesse una quota.

Da quella iniziativa, a fine 2008 ebbe origine la cooperativa “Retenergie” per realizzare impianti rinnovabili a basso impatto ambientale con l’obiettivo a medio termine di fornire l’elettricità nelle case dei soci. Quel progetto, forse inconsapevolmente, riproponeva un modello già inaugurato durante la prima ondata di elettrificazione nel nostro paese. Nel 1894 a Chiavenna si costituiva una cooperativa per la produzione e la fornitura ai suoi soci di energia elettrica.

L’esperienza venne ripetuta in tutto l’arco alpino, ovunque fosse possibile sfruttare l’energia di fiumi e torrenti. Dopo la nazionalizzazione, seguita alla costituzione di Enel nel 1963, solo alcune imprese municipali e alcune cooperative dell’arco alpino rimasero attive. Nel mercato elettrico liberalizzato, si contavano più di trenta cooperative che servivano quasi 50.000 utenze. “Retenergie” è stata la prima cooperativa elettrica di nuova costituzione dopo l’era della nazionalizzazione.

Il cerchio si chiude

Nel corso degli anni successivi “Retenergie” ha incontrato molte altre realtà attive nella promozione delle energie rinnovabili. Con alcune di queste si è sviluppata una collaborazione che ha portato alla costituzione della cooperativa “ènostra” per la fornitura di elettricità prodotta da fonti rinnovabili in impianti a basso impatto ambientale. Per esempio è stato determinante il contributo di “Energoclub“, associazione nata nel 2002 con l’obiettivo di diffondere informazioni corrette in merito alla necessaria riconversione del sistema energetico.

Negli anni “Energoclub” si è resa protagonista di progetti per la diffusione delle buone pratiche di risparmio energetico, per l’uso sostenibile delle fonti rinnovabili presso famiglie, imprese, amministrazioni pubbliche. Inoltre ha promosso gruppi d’acquisto per impianti fotovoltaici che hanno coinvolto alcune migliaia di abitazioni. Ma lo spunto decisivo per la costituzione di “è nostra” è stato il progetto europeo “ResCo-op”.

Il progetto aveva come obiettivo principale la promozione della accettabilità sociale degli impianti alimentati a energie rinnovabili attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini nei processi decisionali.

Uno degli strumenti più efficaci a questo scopo è il supporto alla costituzione e allo svilup-po di cooperative. Il responsabile per l’Italia del progetto era “Avanzi”, che dal 1997 sperimenta e realizza soluzioni innovative per la sostenibilità. A luglio 2014 “Avanzi”, “Retenergie” e “Energoclub” contribui-scono a fondare “ènostra”. A marzo 2015 inizia la campagna di adesione e a marzo 2016 sono attivate le forniture. Ma come è stato possibile per una società così piccola diventare operativa in tempi così rapidi?

Dalle intenzioni all’azione

Il valore aggiunto che “ènostra” offre ai propri soci si basa su due pilastri principali. Il primo è la partecipazione diretta dei soci alla definizione di scelte strategiche e operative della cooperativa. Aderendo il socio sceglie di essere consumatore attivo, etico e responsabile. Il secondo è la possibilità di conoscere le società e gli impianti da cui viene acquistata l’elettricità. La selezione dei fornitori e degli impianti avviene attraverso una griglia di criteri di sostenibilità ambientale e sociale.

La metodologia e il processo di valutazione sono stati sottoposti alla verifica di un comitato scientifico di esperti indipendente dagli amministratori della cooperativa che comprende Andrea Baranes, Giovanni Carrosio, Miriam Giovanzana, Arturo Lorenzoni, Gianni Silvestrini e Flaviano Zandonai.

Tra i primi impianti coinvolti nella fornitura ci sono quelli di “Retenergie”, l’elenco completo è disponibile sul sito www.enostra.it. I criteri adottati per la valutazione richiamano quelli sviluppati da Banca Etica per l’erogazione dei propri finanziamenti. E non è certo un caso che una delle principali partnership strategiche sia stata sviluppata da “ènostra” proprio con Banca Etica che cura tutti i servizi finanziari e bancari, come per esempio la piattaforma online attraverso cui in pochi minuti è possibile associarsi.

In questa prima fase operativa “ènostra” è responsabile direttamente dell’identificazione dei fornitori, dell’allargamento della base sociale e della fatturazione. Tutte le altre operazioni necessarie all’operatività sono effettuate da partner selezionati.

Ad esempio “LiveCom”, cooperativa sociale di tipo B (finalizzata all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate), è responsabile del call center. Le attività sulla borsa elettrica, il bilanciamento e la gestione delle Garanzie d’Origine è svolta in collaborazione con “Ener-Med” e “Elios”. La partnership con “EnerMed” riguarda anche lo sviluppo futuro di iniziative di smart metering che già in corso di sperimentazione in alcuni comuni della Sardegna.

Lo sviluppo di iniziative finalizzate alla riduzione dei consumi energetici fa parte della missione costitutiva di “ènostra”. Scopo della cooperativa non è soltanto quello di aumentare le vendite di elettricità, ma quello di ridurre gli impatti ambientali della fornitura di energia. Questo non è in conflitto con la buona salute economica e finanziaria della cooperativa che si basa sul numero di soci e non sull’incremento delle vendite.

Tariffe, offerte e sviluppi futuri

All’atto dell’iscrizione i soci versano 150 euro: 25 come contributo una tantum alle spese della cooperativa, i restanti 125 costituiscono il capitale sociale sottoscritto che in caso di recesso dal contratto di fornitura viene restituito al socio. Il capitale sociale rappresenta una forma di deposito necessario alla cooperativa per prestare le garanzie fideiussorie richieste da altri soggetti del mercato elettrico (Terna, Borsa Elettrica, Utente di dispacciamento).

Alcune delle attività ora svolte da partner tecnici (“EnerMed”, “Helios”) saranno progressivamente internalizzate al crescere del numero di soci sino a gestire l’intera filiera.

Tutti i benefici economici eventualmente ottenuti potranno essere destinati dall’assemblea dei soci allo sviluppo di progetti innovativi o essere ridistribuiti attraverso il meccanismo del ristorno. Se tale ridistribuzione avvenisse con la riduzione del costo del chilowattora, costuirebbe un incentivo indesiderato all’aumento dei consumi.

Nel definire il regolamento del ristorno si è scelta una formula che prevede uno sconto sui costi fissi della fornitura, in modo da garantire lo stesso beneficio economico ai soci evitando di incentivare l’incremento dei consumi. Il punto di pareggio per la cooperativa dipende dal numero di soci e dai volumi transati ed è stimato ad una quota di 1500-2000 soci.

La fornitura di “ènostra” è attiva sia per utenze domestiche sia per partite Iva. Tutti possono chiedere a [email protected] una simulazione della bolletta annua, sulla base dei consumi precedenti. Per le realtà del Terzo settore è possibile richiedere l’attivazione di una tariffa agevolata. Per le utenze domestiche, il prezzo di fornitura è sostanzialmente allineato alle tariffe definite dall’Autorità per il servizio di maggior tutela. Cambia però l’indicizzazione, che nel caso di “ènostra” è dipendente dal Prezzo Unico Nazionale.

Questo fa sì che, per esempio, nel primo trimestre 2016 i prezzi di “ènostra” fossero superiori alla tariffa di maggior tutela, mentre nel secondo trimestre più bassi. Per i soci di Banca Etica c’è uno sconto del 5% sulla componente energia, mentre per i soci di “Retenergie” è prevista un’agevolazione sulla quota sociale da versare. In definitiva “ènostra” è il tentativo di portare nel mercato elettrico i princìpi espressi nella Carta per la rete italiana di economia solidale del 2007.

Per questo è stata sviluppa-ta una convenzione con “Co-Energia” associazione nazionale di secondo livello nata per avviare progetti di economia solidale che puntano ad una responsabilizzazione etica, dal basso, dell’economia.

Da ReeScoop 20-20-20 a REScoop Plus

Tra il 2012 e il 2015 una decina di cooperative provenienti da tutta Europa sono state coinvolte nel progetto “REScoop 20-20-20”, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma “Intelligent Energy Europe“, con l’obiettivo di promuovere il modello cooperativo di produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili, perché coinvolgendo attivamente i cittadini nella produzione e nel consumo di energia si evitano le speculazioni e si limitano le situazioni di conflittualità.

E tutto questo facilita ovviamente il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Europa in ambito energetico. Oltre a supportare la nascita di alcune nuove realtà (come per esempio “ènostra”), il progetto ha favorito la costituzione di una Federazione europea ­ “REScoop.eu” ­ che conta attualmente 1.240 REScoops e 300.000 cittadini europei.

La Federazione ha il compito di far sentire la voce delle cooperative nel dibattito energetico europeo. Nel 2016 è stato finanziato un nuovo progetto, “Rescoop Plus”, nel quale è previsto il coinvolgimento di “ènostra”. L’obiettivo di “REScoop Plus” è di sviluppare e condividere buone pratiche per il risparmio energetico e l’efficienza, a partire dai comportamenti dei membri delle singole cooperative coinvolte. I risultati saranno diffusi all’interno della Federazione e saranno sottoposti ai responsabili politici europei e dei diversi paesi coinvolti.

L’articolo è stato pubblicato nel n.2/2016 della rivista bimestrale QualEnergia, con il titolo “L’elettricità è nostra”.

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