Detrazioni fiscali 65%, Governo verso proroga triennale ed estensione a incapienti

L'idea è quella di stabilizzare l'incentivo per un triennio, come da impegno del Senato, ed estendere l'accesso agli incapienti, tramite un fondo che anticipi la spesa e forse un prelievo in bolletta. L'annuncio dal viceministro all'Economia e alle Finanze, Enrico Morando.

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Gli incentivi italiani tramite le detrazioni fiscali per efficienza energetica e ristrutturazioni edilizie “sono i più generosi in Europa e li riconfermeremo, spero per un triennio”.

L’annuncio è del viceministro all’Economia e alle Finanze, Enrico Morando, in una intervista pubblicata ieri su Repubblica (link in fondo).

Estendere agli incapienti

Interessante anche l’altra proposta che Morando ha illustrato: “aprire gli sconti del 65% anche agli incapienti, coloro che non fanno la dichiarazione dei redditi e oggi esclusi dal meccanismo delle detrazioni.”

L’idea, ha spiegato, è “creare un fondo, per esempio costituito da Cassa depositi e alcuni privati, che si incarica di sostenere le spese per riqualificare gli immobili e poi incassa lo sconto decennale dello Stato. Il cittadino paga subito solo un 10%. E un’altra piccola parte nelle bollette della luce, sul modello canone Rai, per remunerare il fondo. A regime, il risparmio per una famiglia che vive in 80 metri quadri in periferia e spende quasi 2mila euro di riscaldamento all’anno, sarebbe della metà. Circa 80 euro al mese. Più reddito, meno degrado”.

L’impegno  al Senato

L’opportunità di riconfermare le detrazioni fiscali sembra essere condivisa trasversalmente. Ad aprile, ricordiamo, il Senato aveva approvato un testo di indirizzo unitario che impegnava il Governo a stabilizzare l’agevolazione del 65%.

In quella sede, lo stesso Morando, ricordando la valenza fondamentalmente anticiclica dell’ecobonus, aveva dichiarato la disponibilità del Governo a stabilizzare per il triennio 2017-2019 l’agevolazione del 65% per la riqualificazione energetica.

I benefici per il Paese

Come dimostrato anche da un recente rapporto presentato alla Commissione Ambiente di Montecitorio dal Cresme e dal Servizio Studi della Camera, è chiaro a tutti che le detrazioni fiscali sono state un ottimo affare per il sistema Paese.

Il saldo economico per la fiscalità di ecobonus e detrazioni per le ristrutturazioni edilizie nel periodo 1998-2015 è positivo per 10,5 miliardi di euro, che diventano 15 se si contano anche i benefici per famiglie e imprese. E tutto ciò senza tenere conto di ulteriori ricadute positive, difficili da quantificare, come far emergere il lavoro nero, evitare la cassa integrazione per diverse ditte, ridurre le emissioni di CO2.

La proroga 2016 e le novità introdotte

Come sappiamo, la Legge di Stabilità 2016 ha prorogato fino al 31 dicembre sia la detrazione del 65% per il risparmi energetico che quella del 50%.

L’ecobonus del 65% inoltre è stato esteso anche alle spese sostenute per i dispositivi di domotica ed è stata data la possibilità per gli interventi su parti comuni dei condomini di cedere l’ecobonus alle aziende che fanno i lavori.

Le detrazioni dal 2016, inoltre, sono usufruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, per le spese sostenute, dal 1º gennaio al 31 dicembre 2016, per interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica.

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