Verso la smart city: nuovo volto per l’edilizia sociale a Bolzano

  • 13 Luglio 2016

Soluzioni innovative per dimezzare i consumi, aumentare il contributo delle rinnovabili e migliorare il comfort di chi ci abita in 37.000 m² di alloggi sociali degli anni '50-'90. Il capoluogo altoatesino è una delle due città pilota del progetto europeo SINFONIA per difondere buone pratiche tra le città del vecchio continente.

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Nei prossimi tre anni il Comune di Bolzano e l’Istituto per l’edilizia sociale (IPES) ristruttureranno 12 edifici nei quartieri Don Bosco e Oltrisarco-Aslago. In totale circa 37.000 m², per 422 appartamenti in alloggi sociali degli anni ’50-’90 saranno ristrutturati per consumare meno e migliorare il comfort di chi ci abita, ma anche per valorizzare i quartieri dove sono posizionati.

L’obiettivo è ridurre il fabbisogno di energia primaria del 40% – 50% e aumentare del 20% la quota di utilizzo di calore ed energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Tra gli interventi previsti ci sono il rifacimento dell’involucro esterno, l’installazione di impianti da fonti di energia rinnovabile per l’approvvigionamento dell’edificio, la sostituzione dei serramenti e la realizzazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata.

I tempi con cui verranno realizzati i lavori di ristrutturazione energetica sono diversi e pensati ad hoc per ogni condominio, in modo da minimizzare il disturbo per gli inquilini che potranno rimanere nei loro appartamenti durante i lavori di ristrutturazione.

“Risaneremo dal punto di vista energetico e architettonico 9 edifici dislocati tra via Aslago, via Parma e via Passeggiata dei Castani. Abbiamo scelto complessi di edifici per i quali sarebbe già stato necessario un intervento di ristrutturazione,” spiega Emanuele Sascor del Comune di Bolzano, “si tratta di un totale di 219 alloggi in cui verranno attuati nei prossimi 3 anni interventi che ridurranno i consumi e aumenteranno l’uso di fonti rinnovabili”.

Sugli edifici di via Passeggiata dei Castani sarà installato un impianto di solare termico e solare fotovoltaico e verrà utilizzato un sistema misto per il riscaldamento formato da 12 o 14 sonde geotermiche con caldaia integrata. In via Aslago verranno creati 14 nuovi alloggi con l’aggiunta di un piano, realizzato mediante una struttura in legno; su richiesta degli inquilini saranno realizzati anche gli ascensori e nuovi balconi, infine l’edificio sarà dotato di una caldaia a biomassa a pellets e di un sistema di ventilazione meccanica autonomo per ogni appartamento.

In via Parma i 3 edifici saranno allacciati alla rete di teleriscaldamento e anche qui, tra le altre cose, saranno realizzati 16 nuovi appartamenti tramite la creazione di un piano aggiuntivo e nuovi balconi. L’obiettivo è quello di ridurre sensibilmente il fabbisogno di energia primaria degli stabili.

“Gli edifici in via Aslago, ad esempio, che in totale contano 70 appartamenti, passeranno da un consumo annuo calcolato di 228 kWh/m2 per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria a un consumo annuo di 21 kWh/m2 che coprirà anche l’illuminazione e la ventilazione,” spiega Emanuele Sascor.

Altri 3 complessi di edifici di proprietà di IPES verranno risanati dal punto di vista energetico e architettonico. Gli edifici sono situati in via Cagliari, via Similaun e via Palermo. “In totale si tratta di 203 alloggi risanati e 10 nuovi alloggi che risulteranno dal recupero del piano sottotetto nel complesso di via Brescia/via Cagliari.

Per migliorare l’isolamento degli edifici saranno ristrutturate le facciate esterne. In alcuni casi saranno usati elementi prefabbricati per ridurre il tempo dell’intervento e i disagi per gli inquilini,” spiega Heiner Schweigkofler, presidente dell’IPES. Altri interventi riguarderanno l’interno dei singoli appartamenti come la sostituzione dei serramenti e il miglioramento del sistema di ventilazione.

Il costo del risanamento energetico, che permetterà agli edifici di raggiungere la classe CasaClima A – quindi a tutti gli effetti lo standard europeo del futuro NZEB (edifici a energia quasi zero), è di circa 45.000€ per alloggio.

“Il progetto SINFONIA è un esempio di come la ricerca abbia un forte impatto sulla realtà,” afferma Wolfram Sparber, esperto di energia dell’EURAC, “vediamo con i nostri occhi come una ricerca applicata si traduca in misure concrete che rinnovano una città, guardando ai consumi energetici, all’utilizzo delle fonti rinnovabili, ma anche dal punto di vista architettonico”.

SINFONIA è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea che conta 25 partner europei. Bolzano è una delle due città pilota del progetto (assieme a Innsbruck) e vedrà interventi articolati su tre filoni principali: il risanamento energetico degli edifici di edilizia sociale, l’efficientamento del sistema di teleriscaldamento e l’installazione di cosiddetti smart point in grado di monitorare clima, qualità dell’aria e traffico, che permetteranno ai cittadini anche di ricaricare i veicoli elettrici e accedere a molti altri servizi.

“Le attività che presentiamo contribuiscono a dare un’immagine positiva di Bolzano a livello europeo: quella di una città che lavora per diventare una smart city,” spiega Daniele Vettorato, esperto di smart city dell’EURAC e coordinatore scientifico delle attività del progetto a Bolzano. All’interno del progetto SINFONIA si è infatti costituito un consorzio di città che stanno osservando le pratiche e gli interventi attuati a Bolzano. Città che valuteranno se percorrere la stessa strada verso la riduzione dei consumi energetici intrapresa dal capoluogo altoatesino.

“Bolzano si mostra come una città innovativa, una città che cambia e fa esperienze nell’applicazione di nuove tecnologie e metodi che possono essere di interesse per altre città in Europa,” conclude Vettorato.

I partner locali di SINFONIA sono EURAC, Comune di Bolzano, IPES, Alperia, Agenzia per l’Energia Alto Adige – CasaClima e IDM Südtirol-Alto Adige (quest’ultimo come terza parte del Comune).

Il video che spiega il progetto:

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