Qualità dell’aria: accordo UE su limiti più severi per le emissioni di inquinanti

  • 4 Luglio 2016

Con la nuova direttiva NEC limiti nazionali più severi dal 2020 al 2029 e dal 2030 in avanti. Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su una direttiva volta a ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici.

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Il 30 giugno 2016 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su una direttiva volta a ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici. La cosiddetta nuova direttiva NEC stabilisce limiti nazionali più severi dal 2020 al 2029 e dal 2030 in avanti.

L’obiettivo della direttiva – spiega una nota del Consiglio europeo – è continuare ad affrontare i rischi sanitari e gli impatti sull’ambiente derivanti dall’inquinamento atmosferico. È intesa anche a allineare la normativa UE agli impegni internazionali (a seguito della revisione del protocollo di Göteborg nel 2012).

Sostanze inquinanti

La nuova direttiva stabilisce limiti nazionali per le emissioni di cinque inquinanti: biossido di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici, ammoniaca e particolato fine.

Limiti nazionali di emissione

I limiti nazionali di emissione per ciascun inquinante dal 2020 al 2029 sono gli stessi che gli Stati membri si sono già impegnati a rispettare nella versione rivista del protocollo di Göteborg. Ora sono state concordate nuove riduzioni più severe a partire dal 2030.

Secondo le stime, grazie a questi nuovi impegni nel 2030 l’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute dovrebbe essere ridotto di circa il 50% rispetto al 2005.

Livelli di emissione per il 2025

Per ogni Stato membro saranno individuati livelli indicativi di emissione per il 2025 che saranno stabiliti sulla base di una traiettoria lineare verso i limiti di emissione applicabili a partire dal 2030. Gli Stati membri avranno tuttavia la possibilità di seguire una traiettoria non lineare, se risulta più efficiente.

Nel caso in cui decidano di deviare dalla traiettoria programmata, dovranno fornire giustificazioni e illustrare le azioni che intendono intraprendere per riallinearsi a quanto stabilito.
Flessibilità

È previsto un certo margine di flessibilità per il rispetto dei limiti, in determinate circostanze. Se, ad esempio, un inverno eccezionalmente freddo o un’estate eccezionalmente secca impediscono a uno Stato membro di adempiere al proprio impegno, esso ha la possibilità di compensare le emissioni annuali con quelle dell’anno precedente e successivo.

Cronistoria e prossime tappe

La Commissione ha presentato la propria proposta nel quadro del pacchetto “aria pulita” nel dicembre 2013. Il fascicolo segue la procedura legislativa ordinaria. Il Parlamento europeo ha votato la sua posizione sulla proposta di direttiva nell’ottobre 2015. Il Consiglio ha approvato un orientamento generale nel dicembre 2015. La direttiva richiede la maggioranza qualificata per essere adottata dal Consiglio.

Nel giugno 2016 un testo di compromesso proposto dalla presidenza del Consiglio è stato avallato dal Coreper. Il 30 giugno il testo è stato accettato in linea di principio dal Parlamento europeo.

Il Parlamento europeo dovrebbe votarlo in autunno. Il testo sarà poi trasmesso al Consiglio per l’adozione definitiva in prima lettura. 

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