Come ridurre del 50% le emissioni del riscaldamento domestico a biomasse? Le proposte di Aiel

  • 21 Giugno 2016

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Il futuro delle biomasse termiche è connesso alla questione delle emissioni di polveri sottili. Per questo Aiel parte con alcuni progetti importanti come la certificazione volontaria dei sistemi di riscaldamento a biomasse legnose e tante altre misure per informare al meglio i consumatori. E poi un decalogo di misure.

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«È possibile ridurre del 50% le emissioni generate dal riscaldamento domestico a biomasse. Avanziamo al Governo e alle Regioni precise proposte, ma è necessario avviare un dialogo costruttivo, evitando generiche accuse o attacchi strumentali», così ha esordito Domenico Brugnoni, presidente di AIEL, nell’intervento che ha aperto l’Assemblea Annuale dei soci 2016 di AIEL, tenutasi venerdì 17 giugno a Castel D’Azzano (VR).

«E’ un momento delicato poiché i numerosi elementi positivi del nostro settore rischiano di essere oscurati dalla vicenda delle emissioni – ha detto Marino Berton, direttore generale di AIEL – per questo motivo abbiamo messo al centro della nostra Assemblea Annuale il tema della comunicazione. Avvieremo nei prossimi mesi una serie di iniziative per sensibilizzare la pubblica opinione e i consumatori sull’importanza della gestione forestale sostenibile, sul valore economico delle biomasse come espressione della green economy e sull’economicità del riscaldamento a biomassa legnosa per le famiglie italiane».

L’energia termica da biomasse è la prima fonte rinnovabile del Paese e grazie alla termica da biomasse l’Italia ha raggiunto e superato l’obiettivo europeo del 17% di energia rinnovabile, con 6 anni di anticipo sulla scadenza ufficiale del 2020. Senza l’apporto della termica da biomasse – scrive Aiel nel suo comunicato – questa percentuale scenderebbe a 12,2%, bocciando il nostro Paese in rapporto agli impegni assunti con l’Unione Europea.

Valter Francescato, direttore tecnico di AIEL, ha parlato di polveri sottili evidenziando come: «ci sia una necessità fortissima di fare chiarezza sui numeri degli inventari delle emissioni perché solo così si potranno dare delle basi solide alle scelte politiche e di governo del territorio».

Consapevole che esiste comunque una criticità che va affrontata e risolta, Francescato ha presentato il decalogo di misure che, se attuate tempestivamente, permetteranno di ridurre le emissioni di PM10 del 50%. Il decalogo è consultabile in fondo all’articolo (cliccare per ingrandire l’immagine).

Annalisa Paniz di AIEL ha presentato una proposta di certificazione volontaria per generatori a biomasse fino ai 35 kW di potenza, proposta finalizzata a classificare gli apparecchi in termini di rendimento ed emissioni. Un chiaro segnale alle istituzioni e ai consumatori: le industrie del settore sono pronte alla sfida della qualità.

E sempre a supporto del consumatore finale, in vista della prossima stagione termica, AIEL sta sviluppando il portale www.energiadallegno.it, le cui finalità sono state illustrate da Laura Baù, coordinatrice del progetto: «Abbiamo voluto creare valore per il nostro settore, certificando la professione e il servizio del singolo associato e rafforzandone l’identità, attraverso l’appartenenza a un’Associazione impegnata a garantire un rapporto competitivo e preferenziale del mercato».

Il protagonista della home page del sito sarà la famiglia di AIEL i cui personaggi raccontano i plus del riscaldamento a biomassa legnosa: convenienza, efficienza e rispetto dell’ambiente, e che parleranno ai tre target del sito: l’utente domestico, le attività commerciali e aziende agricole, le pubbliche amministrazioni.

Il sito dedicherà anche una sezione alla qualità che per AIEL si declina in tutti i settori della filiera, compreso quello della produzione dei biocombustibili legnosi. E a questo tema è dedicato l’intervento di Massimo Negrin che ha presentato le esperienze di AIEL nel campo della certificazione dei biocombustibili ENplus e Biomassplus.

Esperienze maturate nell’ottica di venire incontro alle esigenze del mercato che chiede garanzie specifiche in termini di qualità del prodotto. Lo sviluppo del mercato ha anche portato all’elaborazione di un’applicazione, la AppAIEL, per dispositivi mobili (smartphone, tablet, e oggi anche pc) che rappresenta uno strumento di guida per il consumatore all’atto dell’acquisto di legna da ardere o cippato e di marketing per le aziende di AIEL i cui contatti sono a portata di click all’interno di uno specifico database nella app.

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