L’auto ci costa 148 miliardi di euro all’anno

Nel 2015 la spesa degli italiani per l'automobile è diminuita del 4,3% se paragonata al 2014. Le nuove immatricolazioni sono cresciute quasi del 16%. Trend che prosegue nei primi 5 mesi del 2016: +20.5%. Il numero delle auto circolanti rispetto alla popolazione è elevatissimo: 614 vetture ogni 1000 abitanti.

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L’automobile costa alle famiglie italiane 148 miliardi di euro. Lo rileva l’Annuario Statistico dell’Automobile Club d’Italia che evidenzia come la spesa nel 2015 sia comunque diminuita del 4,3% rispetto al 2014.

Se da una parte scendono sensibilmente i conti per il carburante (-16%, pari a 35 miliardi €), dall’altra crescono quelli per la manutenzione e riparazione (+1% per un totale di 24 miliardi di euro). Leggera diminuzione anche per il prelievo fiscale derivante dai trasporti, che raggiunge la ragguardevole cifra di 62,7 miliardi di euro (-0,4 mld di euro rispetto al 2014). In ambito di fiscalità ricordiamo la recente proposta di eliminare il bollo auto sostituendolo con un incremento delle accise sui carburanti, e le relative implicazioni valutate dalla CGIA di Mestre (la spesa per il bollo ammonta oggi a 6,1 mld di €).

L’Annuario Statistico dell’Aci ci dice che la crescita del numero delle auto circolanti nel 2015 è stata di circa 340.000 vetture. Il totale è di 37.351.233 unità. Nel 1991 ad esempio era di 28 milioni di vetture e nel 2001 di 33 milioni.

Le nuove immatricolazioni, pari a 1.594.259, hanno segnato un +15,8% rispetto all’anno precedente. Anche le rottamazioni dei veicoli hanno seguito lo stesso trend: 1.350.000, +5,5%. Il 51,7% delle vetture circolanti ha più di 10 anni di vita e le Euro 0 non catalizzate rappresentano ancora il 10,5% del totale.

Inoltre i primi dati del 2016 evidenziano come, nel complesso, questo trend di aumento del parco auto sia ancora in crescita. Nei primi 5 mesi dell’anno in corso, infatti, le nuove immatricolazioni di autovetture sono aumentate del 20,5%, con quelle diesel a coprire il 55,4% del totale, mentre quelle di benzina il 34,1% (oltre 3 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente). In questo stesso periodo, le auto ibride hanno coperto l’1,9% delle nuove immatricolazioni, mentre le elettriche si confermano allo 0,1%.

Rispetto alla popolazione, il numero delle auto circolanti in Italia nel 2015 è uno dei più alti al mondo, sicuramente il maggiore in Europa: 614 vetture ogni 1000 abitanti. Ad esempio in Germania, patria dell’industria automobilistica europea, questo rapporto è di 510; in Francia di 480 e nel Regno Unito di 450.

A livello regionale il rapporto autovetture/popolazione vede al primo posto l’Umbria con 689 auto ogni 1.000 abitanti; all’ultimo c’è la Liguria con 523. Tra i Comuni è Catania quello in testa con un rapporto di 676. Roma è oltre 650 e Torino a 620. Tutte le principali capitali europee hanno indici molto più bassi: Parigi (450), Barcellona (410), Londra (360), Berlino (350) (fonte: Muoversi in città). L’aumento più consistente del parco auto negli ultimi quindici anni  in Italia, (+77%), si è avuto in Trentino, probabilmente grazie ad una normativa fiscale favorevole.

Anche l’età media del parco auto in Italia nel 2015, risulta in crescita rispetto all’anno precedente, con un’età di 13 anni e 3 mesi per quelle alimentate a benzina, 8 anni e 9 mesi a gasolio, 6 anni e 8 mesi per quelle con doppia alimentazione benzina/Gpl, 6 anni e 7 mesi per quelle a benzina/metano.

Nel 2015 su circa 1.350.000 autovetture rottamate, 116.000 veicoli, pari all’8,6%, erano Euro 0 ed Euro 1, malgrado ciò al 31 dicembre dello scorso anno risultavano ancora iscritte al Pra 5.217.000 auto Euro 0 ed Euro 1, che equivalgono al 14% del totale. Le autovetture radiate avevano una età media pari a 15 anni e 1 mese (benzina 16 anni e 9 mesi, gasolio 12 anni e 4 mesi, Gpl e metano 16 anni e 4 mesi).

Per quanto riguarda il mercato dell’usato auto – spiega l’ACI – risulta in crescita l’età media dei trasferimenti netti con 8 anni e 11 mesi cosí suddivisi: 11 anni e 8 mesi a benzina, 7 anni e 7 mesi a gasolio, 7 anni per le altre alimentazioni. La domanda netta di auto in Italia (differenza tra prime immatricolazioni e rottamazioni) ha determinato un saldo positivo in 7 regioni (Piemonte, Lombardia, Trentino A.A. Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio).

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