A maggio domanda elettrica in calo e quota rinnovabili in discesa

La domanda di energia elettrica ha registrato a maggio un calo, rispetto allo stesso mese 2015, dell'1,3%. Minore la produzione del FV rispetto ad un anno fa. Cresce la generazione dell'eolico. Tutte le rinnovabili elettriche nei primi 5 mesi del 2016 soddisfano il 34,5% della domanda, meno del 2015 e del 2014.

ADV
image_pdfimage_print

Anche a maggio 2016, la domanda di energia elettrica ha registrato un calo rispetto allo stesso mese del 2015: 24,6 TWh, con una flessione di 1,3%.

Rettificando la domanda (a maggio 2016 temperatura media mensile inferiore di circa 1,5 °C e due giorni lavorativi in più rispetto a maggio 2015), la diminuzione è più netta: -3,1%. Il dato congiunturale ci dice che la domanda elettrica di maggio rispetto ad aprile di quest’anno è stabile (+0,1%) e il trend della richiesta elettrica resta in calo. Questi alcuni dati dall’ultimo report mensile di Terna (pdf)

A maggio è ancora in diminuzione, rispetto allo stesso di un anno fa, la produzione da fotovoltaico (-10%). In diminuzione la produzione da idroelettrico (-18,3), stabile quelle termoelettrica; in aumento quella eolica (+33,1%). Cresce l’importazione di elettricità dall’estero (+16,4%).

I 24,6 TWh richiesti nel mese di maggio 2016 sono così suddivisi: 46,7% al Nord, 30% al Centro e 23,3% al Sud. A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di maggio 2016 è risultata ovunque in calo: -0,7% al Nord, -1,9% al Centro e -2,3% al Sud.

Come di consueto, la nostra analisi si sposta all’intero periodo gennaio-maggio, dove si ha una diminuzione della domanda di elettricità pari all’1,6% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2015. Va detto che a parità di calendario il dato diventa -2,3%.

Nei primi cinque mesi dell’anno le rinnovabili hanno prodotto 2,5 TWh in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. In particolare perde oltre 1,2 TWh il fotovoltaico (-12,6%), un dato molto simile a quello del periodo gennaio-maggio 2014, e quasi 2,6 TWh l’idroelettrico (-14%), che diventano 8,9 TWh rispetto allo stesso periodo 2014 (anno con notevole idraulicità).

L’eolico guadagna 1,1 TWh (+13,9%) e rappresenta così il 20,8% di tutte le rinnovabili contro il 17,2% del 2015, superando, al momento la produzione da solare FV che oggi costituisce il 20% di tutte le rinnovabili (a fine maggio 2015 questa quota era invece 21,6%).

Tutte le rinnovabili elettriche nei primi 5 mesi del 2016 soddisfano il 34,5% della domanda (il 40,5% sulla produzione nazionale). Nello stesso periodo del 2015, questa quota era del 36% (42,2% sulla produzione). Il dato che colpisce di più però è quello riferito al periodo gennaio-maggio 2014, con un divario che si fa più ampio: le FER coprivano il 39,2% della domanda (il 45,8% della produzione), ovviamente grazie ad un abbondante generazione da idroelettrico.

Ulteriori elaborazioni grafiche sono riservate agli abbonati di QualEnergia.it PRO

Prova gratis il servizio per 10 giorni o abbonati a QualEnergia.it PRO

ADV
×