Incentivi, in vigore il Conto Termico 2.0: ecco come funziona

Al via le domande di incentivazione con il nuovo Conto Termico. Il meccanismo rinnovato comprende nuovi interventi e prevede procedure più semplici. Pubblichiamo una mini-guida agli incentivi e tutta la documentazione di riferimento. A disposizione 900 milioni di €, di cui 200 per la PA.

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È partito il nuovo conto termico: da oggi, 31 maggio 2016, è in vigore il DM 16 febbraio 2016 ed è operativo anche il nuovo Portaltermico, per chiedere gli incentivi ad accesso diretto (mentre l’accesso a prenotazione verrà attivato in seguito). Il GSE ha pubblicato ieri anche una nuova edizione della Guida all’utilizzo dell’applicazione web Portaltermico.

Tutta la documentazione di riferimento è in allegato in basso (per gli abbonati a QualEnergia.it PRO), ma facciamo un riepilogo delle novità introdotte con il rinnovo di questo meccanismo incentivante.

Il nuovo Conto Termico, che sostituisce il DM 28 dicembre 2012, dovrebbe rilanciare l’incentivo finora sottoutilizzato per interventi di efficienza energetica e rinnovabili termiche. È stato previsto nella legge di conversione dello Sblocca Italia (Legge 164/2014) e avrebbe dovuto essere adottato entro il 31 dicembre 2014.

A disposizione ci sono 900 milioni di euro annui, 700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche, le cooperative di abitanti o sociali e le società di patrimonio pubblico.

Nuovi interventi incentivati

Il nuovo meccanismo aggiunge, per le sole pubbliche amministrazioni, 3 nuovi interventi:

  • trasformazione in “edifici a energia quasi zero” (NZEB)
  • sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti
  • installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Come nel Conto Termico del 2012, in vigore fino a ieri, restano incentivabili solo per le pubbliche amministrazioni gli interventi di:

  • isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato
  • sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con caldaie a condensazione
  • installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione di Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili non trasportabili.

Restano uguali gli interventi di piccole dimensioni incentivabili anche per i privati:

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa
  • l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento
  • sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

Novità del nuovo Conto il fatto che per la produzione di energia termica da rinnovabili la taglia massima degli impianti passa da 1 MW a 2 MW.

Incentivo più generoso

L’incentivo, che nella maggior parte dei casi va a coprire il 40% dell’investimento, sale al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e se l’isolamento è accompagnato dall’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione invernale sale al 55% per entrambi gli interventi.

È del 65% per la trasformazione in “edificio a energia quasi zero” e per la sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti.

Le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE), richiesti per la trasformazione in edificio a energia quasi zero e l’isolamento termico delle superfici opache, sono incentivabili al 100% per le Pubbliche Amministrazioni e al 50% per i privati.

Per importi fino a 5mila euro, sia per i privati che per le amministrazioni pubbliche, l’incentivo viene corrisposto in un’unica rata. L’incentivo in nessun caso può superare il 65% della spesa sostenuta.

I termini per l’erogazione dell’incentivo dalla conclusione della procedura vengono dimezzati, passando da 180 giorni a 90.

Le semplificazioni

È stata eliminata l’iscrizione ai registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa con potenza termica superiore a 500 kW.

Il GSE dovrà anche predisporre una modulistica predeterminata e semplificata per la presentazione della domanda.

Sarà redatta una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW e 50 m2 per i collettori solari per i quali si può usufruire di una procedura semiautomatica. Acquistando uno dei prodotti della lista, l’operatore accede a un iter semplificato per la compilazione della scheda domanda, in cui non è necessario indicare i dati relativi alla descrizione dell’apparecchio (qui il catalogo, pubblicato oggi).

Saranno ammesse modalità di pagamento online e tramite carta di credito per attestare le spese sostenute, mentre al momento il DM 28 dicembre 2012 prevede che le spese siano certificate con fattura o bonifico bancario o postale.

Le altre novità rispetto alle prima bozza

Diverse le novità della versione finale rispetto alla bozza che avevamo pubblicato a fine novembre ad esempio sono state introdotte maggiori semplificazioni per la PA per prenotare l’incentivo e si sono inclusi tra i beneficiari degli incentivi riservati al pubblico anche le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico.

Novità importante rispetto alla bozza di fine novembre: sono aumentati gli incentivi per il solare termico.

Abbiamo mostrato in questo articolo come cambia la convenienza del solare termico scegliendo le detrazioni fiscali del 65% in confronto agli incentivi di questo nuovo Conto Termico.

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