Verso il pagamento anticipato degli incentivi per i piccoli impianti in Conto Energia

I proprietari degli impianti fotovoltaici fino a 3 kW incentivati con il Conto Energia potranno farsi pagare in un'unica soluzione anticipata tutti gli incentivi cui hanno diritto. Il GSE sta studiando la misura che ricalcherà quella adottata per la risoluzione anticipata dei Cip6.

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Chi ha un impianto fotovoltaico di potenza inferiore a 3 kW incentivato con le tariffe del Conto Energia, potrà scegliere di incassare subito tutti i soldi con un forfait in un’unica soluzione, anziché aspettare che vengano erogati a seconda della produzione. È questa la soluzione su cui il GSE sta lavorando.

L’anticipazione è arrivata ieri dal presidente e amministratore delegato, Francesco Sperandini, in un’intervista uscita domenica su “Il Messaggero”.

Il pagamento anticipato

“L’idea – spiega Sperandini nell’intervista –  è quella di replicare quanto fatto con il Cip6 (…). In quel caso intervenne una norma che ha dato la possibilità di risolvere su base volontaria la convenzione monetizzando immediatamente tutto l’incentivo con una attualizzazione dei contributi e un vantaggio per il sistema”. In sostanza, come anticipato, verrebbero dati gli incentivi in un’unica soluzione al netto di uno sconto.

Una soluzione che permetterebbe al GSE di liberarsi della grande mole di lavoro dovuta al controllo e alla gestione di relativamente pochi incentivi su una platea di impianti enorme. I fotovoltaici tra 1 e 3 kW sono circa 190mila e rappresentano il 37% del totale degli impianti, ma alla fine solo il 3% degli incentivi. “Per noi, ma anche per le stesse famiglie, la gestione di questi incentivi ha un costo elevato”, ha sottolineato il presidente.

Circa 10mila euro a famiglia

La risoluzione in una sola rata consentirebbe al gestore di “poter concentrale tutte le risorse sul controllo dei grandi impianti”. Ci sarebbe poi una semplificazione e considerando, quantifica il presidente del GSE, che mediamente ogni famiglia incasserebbe circa 10mila euro “verrebbero immessi nell’economia” quasi 2 miliardi di euro.

Un impianto da 3 kW in quinto conto energia, installato a Milano nel 2013 – quantifichiamo noi – ipotizzando che all’anticipo si possa accedere da fine 2016 e che dunque restino 16 anni di incentivi, riceverebbe subito circa 9.100 euro, dai quali verrà sottratto uno sconto che il GSE definirà.

Un sistema della stessa potenza e nello stesso sito, ma incentivato con il quarto conto energia, facendosi anticipare 15 anni di inventivi rimanenti prenderebbe circa 12.600 euro, sempre al lordo dello sconto che sarà poi definito.

Tempi “non brevissimi”

Fonti attendibili, sentite da QualEnergia.it, confermano che al GSE si sta lavorando a questa soluzione e che sarà probabilmente applicata, “ma i tempi non saranno brevissimi”, avvertono. 

Non si sa ancora come e con che veicolo normativo il legislatore introdurrà la disposizione, così come sono ancora da definire le modalità e i dettagli della misura.

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