FREE: “le rinnovabili discriminate sul mercato elettrico”

  • 15 Aprile 2016

Il Coordinamento FREE critica il ritardo di MiSE e Autorità per l'Energia nel rendere più semplice alle fonti rinnovabili elettriche l'accesso al mercato dei servizi energetici. Ciò si tradurrebbe anche in una dimunizione dei costi per i consumatori italiani.

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“Il Ministero dello Sviluppo economico e l’Autorità per l’energia devono rendere più semplice per le fonti rinnovabili elettriche l’accesso al mercato dei servizi energetici. In questo modo il mercato elettrico potrà diventare finalmente più maturo, consentendo un abbassamento dei costi per i consumatori italiani che sopportano attualmente un peso dovuto a dispacciamento pari al 9% sul valore di mercato, contro il 4% del Regno Unito e il 5% della Germania”.

Lo scrive in una nota il Coordinamento FREE, Fonti rinnovabili ed efficienza energetica, che raggruppa 30 associazioni del settore.

“È necessario che nell’evoluzione del mercato elettrico sia data alle rinnovabili la possibilità di accedere a tutti i mercati, garantendo alle rinnovabili la stessa dignità delle fonti fossili. In particolare l’abilitazione a tali mercati consentirebbe di ridurre gli oneri di sbilanciamento che oggi vengono a gravare su tali fonti, e ridurrebbero i costi della bolletta elettrica. Il ritardo che l’Autorità per l’energia sta accumulando inizia ad essere troppo e sta di fatto ostacolando il libero mercato e la corretta competizione tra le fonti che garantirebbe a tutti i soggetti interessati di partecipare al miglior costo a fornire i necessari servizi di rete”.

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