La contraddizione sullo sviluppo delle rinnovabili elettriche in Marocco

Nonostante il paese nordafricano stia puntando ad un obiettivo di produzione interna di elettricità da rinnovabili molto importante, la regolamentazione in materia di installazioni di impianti a fonti rinnovabili è ancora piena di incertezze per i potenziali investitori, soprattutto per realizzazioni in media e bassa tensione.

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(Credit foto titolo: Daniel Feher  www.freeworldmaps.net)

Il recente successo di Enel Green Power in Marocco che, assieme a Siemens e alla società marocchina Nareva (controllata dalla SIM, una delle holding di casa reale), ha vinto la gara internazionale per la costruzione del maggior complesso eolico del mondo (circa 850 MW distribuiti in cinque diversi siti ad un prezzo “sbalorditivo” di 28 €/MWh), ha riportato sulla stampa italiana, ma anche in quella internazionale, l’immagine di un Marocco molto avanzato nello sviluppo delle rinnovabili.

Ma il trionfalismo espresso anche da nostri attenti giornalisti del settore, non rappresenta a mio avviso la realtà del mercato sulla quale va fatto un “ragionamento” complessivo sia sulle scelte “politiche” per lo sviluppo delle rinnovabili, sia delle opportunità “virtuali” che possono trarre in inganno gli operatori nazionali e internazionali (vedi Eolico e solare per l’indipendenza energetica del Marocco).

D’altra parte non si può negare che, tra i paesi del Nord Africa, il Marocco sia oggi ancora il più sicuro e che, comunque stia provando a realizzare un obiettivo di produzione interna di energia elettrica da FER che, con una decisione recente, è stato portato al 52% del totale al 2030.

Sembra inutile, in questa sede, ripetere nei dettagli il piano di sviluppo delle rinnovabili adottato dal Governo marocchino. Il primo obiettivo è stato fissato per il 2020: 2000 MW di solare (tra CSP e PV) e altri 2000 di eolico (settore di grande interesse in Marocco dove la risorsa vento è molto diffusa e consistente (in numerosi siti si arriva facilmente alle 6000 ore/anno).

Obiettivi e gare internazionali

Il percorso per arrivare al raggiungimento degli obiettivi è già tracciato: una serie successiva di gare internazionali intese a realizzare impianti “utility size” in siti prescelti dall’ente che emette e gestisce le gare …

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