Integrare più soluzioni per l’efficienza energetica: il segreto è la corretta progettazione

Pompe di calore, caldaie a condensazione, building automation, FV con storage, solare termico, caldaie a biomassa e micro-cogenerazione si possono integrare, ma serve una progettazione attenta. L'E&S Group mostra costi e tempi di rientro dell'investimento delle diverse combinazioni.

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Mentre le soluzioni per l’efficienza energetica prese singolarmente hanno tempi di ritorno accettabili, si arriva al paradosso che soluzioni integrate possono presentare tempi di ritorno molto più lunghi e poco adeguati alle richieste di mercato. Per questo è essenziale puntare su una corretta progettazione delle soluzioni di efficienza energetica che si intendono installare a casa.

A sottolinearlo è l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, che ha presentato nel corso della Mostra-Convegno Expocomfort in svolgimento a Milano il rapportoLe tecnologie del risparmio energetico nel residenziale. Lo studio analizza varie soluzioni per l’efficienza energetica in ambito residenziale dal punto di vista del tempo di ritorno dell’investimento. In particolare, sono state analizzate sia soluzioni singole per l’efficienza sia gruppi di soluzioni integrate fra loro.

La metodologia

Come soluzioni per l’efficienza energetica sono state considerate le pompe di calore, le caldaie a condensazione e i sistemi di building automation e come soluzioni di generazione distribuita da fonti rinnovabili le seguenti tecnologie: fotovoltaico, mini-eolico, solare termico, caldaie a biomassa, sistemi di micro-cogenerazione.

A partire dalle soluzioni precedenti, i ricercatori hanno costruito una serie di soluzioni integrate per l’efficienza energetica a livello residenziale:

  • Fotovoltaico+Pompa di calore
  • Fotovoltaico+Pompa di calore+Storage Elettrico
  • Fotovoltaico+Pompa di calore+Storage Elettrico+EMobility
  • Solare termico+Caldaia a condensazione
  • Fotovoltaico+Storage Elettrico+Caldaia a condensazione
  • Home Appliances efficienti+Sistemi di Building Automation

Per le diverse fasce climatiche italiane, sono stati poi calcolati i consumi annui medi (termici ed elettrici) e la spesa annua media delle abitazioni tipo. Ad esempio, se a Milano la spesa termica annua è stata stimata per un’abitazione “tipo” tra 1.350 e 1.650 euro, per una a Roma la spesa è tra 810 e 990 euro (la spesa elettrica annua al Nord è però inferiore a quella del Centro e del Sud Italia).

Per ogni soluzione per l’efficienza energetica è stato successivamente valutato il costo medio di acquisto. Ad esempio, per le pompe di calore si è considerato un investimento tra i 6.000 e gli 8.000 euro e per i sistemi di micro-cogenerazione tra 7.500 e 10.500 euro.

I ricercatori del Politecnico di Milano hanno poi analizzato le funzionalità e il costo d’acquisto delle diverse soluzioni integrate. Ecco alcuni esempi:

  • Fotovoltaico+Pompa di calore: autoconsumo elettrico pari al 50% e costo da 12.000 a 20.000 euro.
  • Fotovoltaico+Pompa di calore+Sistemi di accumulo elettrico con batterie: autoconsumo elettrico prossimo all’80% e costo da 14.000 a 25.000 euro.
  • Fotovoltaico+Pompa di calore+Accumulo elettrico+EMobility: autoconsumo elettrico di circa l’85% e costo: da 18.000 a 30.000 euro.
  • Solare termico+Caldaia a condensazione: il calore prodotto mediante l’impianto solare termico viene utilizzato per produrre ACS e integrare l’impianto di riscaldamento. La caldaia ad alta efficienza entra in funzione solo quando l’energia fornita dal sole non è sufficiente. Costo: da 6.000 a 12.000 euro.

I risultati della ricerca

Per valutare la sostenibilità economica delle soluzioni, sono stati presi in considerazione come indicatori il tempo di Pay-back (il momento in cui l’investimento viene interamente ripagato prendendo in considerazione anche l’incentivo che garantisce il miglior ritorno economico) e il costo medio del kWh risparmiato o prodotto (il rapporto tra i costi sostenuti per adozione e utilizzo della soluzione di efficienza e la quantità di energia risparmiata o prodotta grazie al suo utilizzo).

«Due soluzioni, le pompe di calore e il solare termico, si ripagano in meno di 3 anni, una soglia di tipo psicologico – afferma il Prof. Davide Chiaroni dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano -. Tutte le altre soluzioni adottate in maniera singola si trovano comunque nella condizione di essere assolutamente convenienti e di ripagarsi entro la vita utile della tecnologia stessa». Il discorso invece, paradossalmente, cambia se si analizzano le soluzioni integrate fra di loro, alternativa che mostra i problemi di convenienza e tempo di rientro.

Tempo di Pay-back e costo del kWh per le soluzioni singole di efficienza energetica (Fonte: Energy&Strategy del Politecnico di Milano).

Tempo di Pay-back per le soluzioni integrate di efficienza energetica (Fonte: Energy&Strategy del Politecnico di Milano).

Il paradosso dell’integrazione

Le spiegazioni di questo apparente paradosso (aggiungendo soluzioni tecnologiche, si riduce il rendimento marginale) sono due: «La prima è che abbiamo considerato anche delle soluzioni di storage che hanno un problema legato alla competitività di costo – afferma Davide Chiaroni -. La seconda è che aggiungendo singolarmente le soluzioni tecnologiche, la soluzione successiva è penalizzata in quanto trova meno spazio per ridurre i consumi

«I temi cruciali – continua Chiaroni – sono quindi l’intelligenza e la progettazione integrata degli interventi. Questo significa che l’installatore non deve più vendere prodotti, ma efficienza energetica. In altre parole: ridurre lo spreco passa dalla progettazione, altrimenti il tutto diventa un mercato della sostituzione e avremmo sprecato inutilmente tante potenzialità. E oggi si ragiona ancora troppo in termini di prodotto da installare e non di kWh da risparmiare».

Come evolverà il mercato?

Il rapporto presentato dall’Energy&Strategy Group cerca di delineare come evolverà nel breve periodo il mercato dell’efficienza energetica nel settore residenziale. E le previsioni, secondo Davide Chiaroni, contengono degli elementi positivi come anche qualche criticità: «Se guardiamo alle previsioni che abbiamo sviluppato per i prossimi anni, la scarsa disponibilità dei consumatori a fare grossi investimenti in efficienza e l’assenza di una rete di installatori pronti a digerire ciò di cui abbiamo appena parlato fanno sì che la maggior parte degli interventi in efficienza potrebbero andare ancora in soluzioni singole e non integrate.»

Ma dal nostro monitoraggio del mercato fatto dall’E&S Group negli ultimi due anni ci sono anche aspetti positivi. Pensiamo alle ESCo che si stanno specializzando proprio nell’ambito residenziale e c’è una tendenza significativa a un incremento degli strumenti finanziari in questi ambiti. Se poi guardiamo al mondo B2B, sta aumentando la percezione dell’importanza della valorizzazione energetica degli immobili anche da parte del settore edile».

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