L’idea sarà venuta a molti di quelli che hanno la casa vicino a un fiume, un torrente o magari un canale di irrigazione: ma perché non usare il movimento dell’acqua per autoprodursi l’elettricità domestica in modo pulito e sostenibile? Tanto più che l’idroelettrico garantisce anche una produzione che, sia pure soggetta a variazioni stagionali, è molto più costante di quella di fotovoltaico ed eolico.
Ebbene, da qualche tempo sono comparse sul mercato turbine idrauliche di vari tipi e di piccolissime dimensioni, che consentono (almeno in teoria, come vedremo) di concretizzare il sogno di diventare micro produttori idroelettrici.