Fotovoltaico, la previsione 2016: quota 310 GW entro fine anno

La stima è contenuta nel rapporto Marketbuzz 2016 realizzato da IHS Technology. Cina, Stati Uniti, India e Giappone saranno i Paesi leader nel 2016, mentre l’Europa perderà ancora terreno. La pipeline dei progetti di grandi dimensioni coinvolge una potenza complessiva di 200 GW, per i due terzi in Brasile, Cina e Usa.

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A fine 2016, la potenza fotovoltaica totale installata nel mondo supererà i 310 GW. Questa la previsione della società di analisi e consulenza IHS Technology contenuta nel rapporto Marketbuzz 2016.

Nel 2016 dovrebbero quindi essere installati circa 69 GW, di cui 21 GW nel quarto trimestre. A fine anno cinque Paesi rappresenteranno il 70% della potenza complessiva installata: Cina, Stati Uniti, Giappone, Germania e Italia. Se queste stime saranno confermate, vorrà dire che dopo una crescita del 35% tra il 2014 e il 2015 (59 GW installati nel 2015), il tasso di crescita della potenza solare annua diminuirà tra il 2015 e il 2016, attestandosi intorno al 17%.

Europa sempre meno decisiva

L’Europa perderà ancora terreno, a beneficio in particolare di Stati Uniti, Giappone e India. Basti pensare alla Germania, per anni Paese capofila incontrastato nel solare, che passerà dalla seconda alla quarta posizione come capacità totale installata, superata proprio da Stati Uniti e Giappone. Lo scorso anno, la potenza annua europea (trainata soprattutto dal Regno Unito) era comunque tornata finalmente a crescere: 8 GW la nuova potenza installata, quasi il 15% in più rispetto ai 6,95 GW del 2014.

Cina: prima assoluta

La Cina nel 2016 si confermerà il primo Paese per nuova potenza installata ma anche come potenza complessiva. A fine 2015, la Cina aveva raggiunto i 43 GW di potenza fotovoltaica complessiva installata e il governo ha stabilito un target di 15 GW solari per il 2016, come reso noto di recente dalla National Energy Administration. Questo obiettivo è però inferiore rispetto agli annunci dello scorso ottobre e secondo la società di analisi Mercom Capital la spiegazione va ricondotta ai problemi sulla rete elettrica e ai ritardi nell’erogazione degli incentivi.

 Quota percentuale per Paese della potenza solare installata nel mondo a fine 2016 (dati IHS).

Moduli: prezzi quasi stabili nel 2016

Per il 2016, IHS prevede una diminuzione media del prezzo dei moduli solari del 5%, la più bassa mai registrata da IHS. Questo, insieme a una buona crescita del mercato globale e ai prezzi bassi del silicio policristallino, consentirà ai produttori di ottenere (in media) margini di profitto positivi. Nel 2015, i profitti lordi complessivi dei costruttori di moduli fotovoltaici a livello mondiale avevano raggiunto gli 8,5 miliardi di dollari, il valore più alto dal 2011.

La pipeline globale dei mega-progetti

In base alle stime di IHS, la pipeline globale dei mega-progetti fotovoltaici supera ormai i 200 GW. I Paesi con la pipeline più grande maggiore sono Stati Uniti, Cina e Brasile, rappresentando messi insieme la metà della pipeline globale. «Gran parte dei progetti previsti è ancora in una fase immatura, con gli sviluppatori sono alla ricerca delle aste più promettenti e di altre opportunità da concretizzare grazie a contratti in PPA (Power-Purchase Agreement)», ha dichiarato Josefin Berg, analista senior di IHS Technology.

La ricerca delle economie di scala e la propensione verso progetti di grande potenza stanno facendo aumentare le dimensioni dei progetti solari: i due terzi della pipeline globale sono progetti con potenze superiori a 50 MW. Gli sviluppatori, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, tendono a cercare le economie di scala mediante lo sviluppo di progetti in zone con vasti terreni abbandonati. Tra i mercati con la pipeline maggiore, solamente in Brasile si preferiscono installazioni più piccole, intorno ai 30 megawatt di potenza, a causa della normativa in vigore. Tuttavia, gli sviluppatori brasiliani sono soliti creare cluster di progetti al fine di ridurne i costi.

Di recente, la più grande crescita nella pipeline solare è stata registrata negli Stati Uniti, dove nel 2015 sono stati inseriti 16 GW di nuovi progetti; allo stesso tempo, 10 GW di progetti sono stati installati o sono ora in fase di costruzione. In questo momento il mercato fotovoltaico negli Stati Uniti sta godendo della conferma del credito d’imposta del 30% sugli investimenti solari votata dal Congresso alla fine dello scorso anno. Grazie alla conferma del credito d’imposta, la pipeline degli Stati Uniti sta cambiando forma: per i progetti in fase iniziale che si pensava dovessero essere completati entro la fine del 2016, gli operatori avranno tempo per far partire i lavori di realizzazione fino al 2019 per beneficiare del credito.

Una situazione opposta a quella del Regno Unito, dove la pipeline di progetti fotovoltaici in fase di pre-costruzione è diminuita di oltre 4 GW nel 2015. I progetti negli UK continuano a essere costruiti, ma sono stati avviati pochi nuovi progetti a causa dell’incombente scadenza del Renewable Obligation Certificates Scheme (ROC) del prossimo aprile.

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