Bike to work, in Francia parte l’incentivo a chilometro. Anche in Italia c’è chi lo sperimenta

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Il decreto che introduce in Francia un incentivo di 25 centesimi a km per chi si reca a lavoro in bicicletta. In Italia il Collegato Ambientale prevede risorse per le sperimentazioni di "bike to work" e "bike to school" e la copertura Inail per i lavoratori che usano la bici per andare al lavoro.

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Il Governo francese ha emanato il decreto legge che introduce un incentivo chilometrico per i lavoratori che usano bicicletta per il tragitto casa-lavoro. L’incentivo, pari a 25 centesimi di euro per chilometro percorso, riguarda unicamente le aziende private, che hanno due possibilità per renderlo disponibile ai propri lavoratori: tramite un accordo tra il datore di lavoro e i sindacati rappresentati in azienda o con una decisione unilaterale del datore di lavoro, previa consultazione con il consiglio di fabbrica o i rappresentanti del personale.

Affinché un lavoratore possa accedere all’incentivo, devono essere rispettate alcune condizioni piuttosto rigorose: non ci deve essere nessun mezzo di trasporto pubblico in grado di coprire lo stesso percorso, la bicicletta deve essere utilizzata come raccordo tra la fermata dei mezzi pubblici più vicina e la sede di lavoro o l’abitazione, la distanza presa in conto è la più breve tra la fermata del mezzo pubblico e l’abitazione o il luogo di lavoro.

Fino ai 200 euro di incentivo cumulato annuo, i datori di lavoro non pagano i contributi sull’incentivo corrisposto e i lavoratori non pagano nessuna imposta sul reddito. La misura dei chilometri percorsi può anche essere effettuata in tempo reale grazie ad App anche gratuite per apparecchi mobili. Si stima che circa 17 milioni di francesi vadano in bici almeno una volta a settimana e 3 milioni quelli che la usano come principale mezzo di trasporto.

I risultati della sperimentazione francese

Il decreto del governo francese, approvato a metà febbraio, segue di pochi giorni la pubblicazione dei risultati di una sperimentazione che ha coinvolto 18 imprese francesi per oltre 10.000 lavoratori.

La sperimentazione, condotta da Ademe (l’Agenzia Nazionale francese per l’ambiente e l’energy management) e che si è svolta dal giugno 2014 al giugno 2015, si basava sul medesimo incentivo stabilito dal governo (25 cent€ a km percorso) e ha mostrato come l’effetto positivo si amplifichi nel tempo.

Infatti, se dopo alcuni mesi dall’inizio della sperimentazione il numero di lavoratori che usavano la bicicletta era aumentato del 50%, al termine della sperimentazione (dopo un anno) il loro numero era cresciuto del 125%. Inoltre, l’incentivo favorisce l’utilizzo della bicicletta nei mesi invernali: l’uso della bici era doppio nelle aziende che hanno mantenuto l’incentivo anche in inverno rispetto a quelle che non lo avevano mantenuto.

Lo studio ha anche mostrato la percezione positiva tra i dipendenti, compresi i non ciclisti, dal momento che solo il 3% di essi lo giudicano un sistema poco giusto. Tuttavia, i dipendenti hanno suggerito diversi fattori limitanti, in particolare i vincoli legati all’impossibilità nell’effettuare delle deviazioni (ad esempio per accompagnare dei bambini a scuola) e il fatto che l’uso della bici in città può essere pericoloso.

Un altro limite è il valore massimo che può essere pagato mensilmente. In estate, quando l’uso della bicicletta è maggiore, e quindi l’incentivo totale pagato cresce, circa il 30% dei beneficiari ha superato i limiti mensili fissati (da 30 a 50 € al mese in funzione dell’azienda). Se i dipendenti sembrano essere molto sensibili agli incentivi finanziari, lo studio mostra anche che sono in attesa di ulteriori misure di sostegno: organizzazione della manutenzione delle biciclette, parcheggi custoditi, fornitura di kit per biciclette, docce e spogliatoi all’arrivo.

In Italia ci provano a Massarosa

Anche il Comune toscano di Massarosa, in provincia di Lucca, ha deciso di sperimentare l’introduzione di un incentivo per chi si reca al lavoro in bicicletta: 25 centesimi al chilometro fino a un tetto massimo di 50 euro al mese. Nella fase iniziale la sperimentazione coinvolgerà 50 persone, selezionate con un apposito bando e i chilometri percorsi saranno monitorati tramite una app gratuita.

In precedenza, l’amministrazione di Massarosa aveva promosso un altro progetto innovativo di baratto amministrativo: gli abitanti del Comune che fanno lavori di utilità sociale (pulizia delle strade, sistemazione del verde pubblico, aiuto nella ristrutturazione degli edifici pubblici, ecc.) hanno uno sconto del 50% sulla tassa rifiuti.

Gli incentivi del Collegato Ambientale

In Italia, la Legge di Stabilità e il Collegato Ambientale 2016 approvati lo scorso dicembre prevedono risorse dedicate alla mobilità ciclistica per un totale di 130 milioni di euro. In particolare, il Collegato Ambientale destina fino a 35 milioni di euro per la realizzazione di un programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, nell’ambito di progetti a cui è possibile destinare il 50% dei proventi delle aste del sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas serra.

Inoltre, riconosce la copertura assicurativa Inail anche per i lavoratori che si recano al posto di lavoro in bicicletta e prevede l’emanazione di apposite linee guida per favorire l’istituzione nelle scuole della figura del mobility manager. La Legge di Stabilità prevede risorse 91 milioni di euro per ciclovie turistiche, velo-stazioni e zone30. 

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