Obama vuole una tassa di 10$/b sul petrolio per finanziare la mobilità sostenibile

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La tassa servirebbe a finanziare un ambizioso piano da 300 miliardi di $ per tagliare le emissioni del settore trasporti negli Usa, compresi 20 miliardi all'anno per il trasporto pubblico. Difficilmente la proposta si concretizzerà, ma riporta nel dibattito la tassazione dei combustibili fossili.

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Il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama sta per svelare un piano che vorrebbe rivoluzionare la mobilità degli States. Per finanziarlo intende imporre una tassa sul petrolio di 10 dollari al barile, cioè 25 centesimi di dollaro a gallone, l’equivalente di circa 6 centesimi di euro al litro.

La notizia arriva da Politico, che ha avuto alcune anticipazioni dallo staff del presidente. Non ci sono chance concrete – scrive la testata – che la visione di Obama di una mobilità amica del clima venga sposata dal Congresso a maggioranza repubblicana e, dunque, che il piano si realizzi. Quello che la Casa Bianca ha voluto fare – ammettono dallo staff presidenziale – è accendere il dibattito sul futuro dei trasporti e soprattutto sulla possibilità di tassare i combustibili fossili.

Tutto questo metterà verosimilmente davanti a un dilemma prima di tutti i democratici, in primis la candidata alle primarie Hillary Clinton, che appoggia gran parte delle politiche di Obama, ma che si è impegnata ad opporsi a qualsiasi nuova tassa per le famiglie che guadagnano meno di 250mila dollari all’anno.

Lo stesso Obama nel suo primo anno alla Casa Bianca era molto riluttante a politiche che comportassero nuove imposte, tanto da lasciar affondare una proposta di legge democratica sui trasporti proprio per evitare il dibattito su un aumento delle accise sui carburanti. Ora, mentre il suo mandato volge al finale sembra voler tornare sul tema in maniera coraggiosa e propositiva.

Presentando il piano, lo staff presidenziale spiega che la tassa di 10 dollari a barile non serve solo a finanziare le misure, ma è anche un chiaro incentivo per investimenti dei privati in tecnologie che riducono la dipendenza dal petrolio.

I trasporti pesano per il 30% delle emissioni Usa e il piano di Obama raddoppierebbe la spesa in infrastrutture “verdi”.

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