Fotovoltaico, nasce l’associazione mondiale

  • 7 Dicembre 2015

È il Global Solar Council presentato oggi a Parigi alla CoP21, fondato dalle principali associazioni internazionali e nazionali del solare per unificare il settore, condividere le migliori pratiche e accelerare lo sviluppo del mercato a livello globale.

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È nata oggi a Parigi in occasione della Cop 21, ‘associazione mondiale del fotovltaico, il Global Solar Council (Gsc), organismo composto da 17 associazioni internazionali e nazionali che si propone di “unificare il settore, condividere le migliori pratiche e accelerare lo sviluppo del mercato a livello globale”.

Alla presidenza del Gsc è stato eletto Bruce Douglas (a.d. di SolarPower Europe), affiancato da cinque co-presidenti: Gianni Chianetta (direttore Relazioni internazionali di Italia Solare), Gongshan    Zhu (Asian PV Industry Association), Jifan Gao (China PV Industry Association), Pranav Mehta (National Solar Energy Federation of India) e José Donoso (Unión Española Fotovoltaica). Segretario generale del Gsc è John Smirnow, segretario Eitan Parnass (Green Energy Association of Israel).

“Oggi il settore del solare si è unito per combattere il cambiamento climatico, c’è accordo sul fatto che il solare possa diventare la principale fonte per la generazione elettrica”, ha dichiarato Douglas, mentre Smirnow ha precisato che “il nostro obiettivo è incoraggiare l’adozione dell’energia solare su vasta scala attraverso la cooperazione, l’educazione e la formazione”. Chianetta ha sottolineato per parte sua che la nascita del Gsc “indica che i tempi sono maturi perché l’enorme potenziale del solare emerga”.

Il Gsc, spiega una nota (in allegato in basso), si adopererà affinché vegano trasmessi tre messaggi chiave: il solare è una delle fonti elettriche più economiche a livello globale, i prezzi continuano a scendere rapidamente e oggi è un modo economicamente conveniente per contrastare il cambiamento climatico; il solare è la forma più versatile di generazione, può essere impiegata in qualsiasi parte del mondo per fornire elettricità, ha un enorme potenziale di riduzione della povertà e di elettrificazione delle zone rurali e ha il più alto indice di sostegno da parte dei cittadini rispetto a qualsiasi altra tecnologia di generazione; per evitare di oltrepassare i 2°C nell’aumento delle temperature globali è necessario accelerare in modo deciso lo sviluppo del solare: è sicuramente possibile raggiungere una media del 10% sul totale dell’energia prodotta nel 2030 rispetto a meno dell’1% di oggi se si creano le giuste condizioni di mercato.

L’Italia, ha detto Chianetta, “ha sempre giocato una posizione di primo piano nel mercato internazionale: nel ruolo di guida che ci è stato assegnato mi impegnerò a raccogliere e rappresentare le istanze di tutti, organizzazioni e operatori, nell’interesse unico dell’energia solare”. Per quanto riguarda il nostro Paese, ha aggiunto, “il mio impegno sarà quello di portare a livello internazionale la voce di migliaia di operatori italiani del FV che hanno il diritto di crescere in un quadro normativo ed economico favorevole, nonché di tutelare gli oltre 600.000 proprietari di impianti FV che troppo spesso subiscono ingiusti provvedimenti”.

Se a livello nazionale “lavoriamo con un approccio ‘dal basso’ per influenzare la politica del Governo nazionale”, ha affermato in un comunicato il presidente di Italia Solare, Paolo Rocco Viscontini, con la co-presidenza del Gsc “vogliamo influenzarlo con un approccio ‘dall’alto’, dialogando direttamente con organizzazioni internazionali quali Ue, Onu, Iea, Fmi e altri ancora” allo scopo di “porre solide fondamenta affinché il FV diventi la principale fonte di produzione di energia”.

Il Gsc, aperto a “qualsiasi associazione o corporazione attiva nel settore dell’energia solare”, avrà sede in Cina e conta di creare entro breve un segretariato e un ufficio legale negli Usa.

La nota (pdf)

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