Africa e rinnovabili: il nuovo programma Afdb e le microgrid FV+storage di EGP

  • 4 Dicembre 2015

La African Development Bank lancia un programma per sbloccare tutte le potenziali fonti di energia pulita di cui il continente è in possesso. Intanto Enel Green Power ha avviato un progetto per costruire e gestire mini-grid basate su fotovoltaico e storage in 100 villaggi in Kenya.

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Energie rinnovabili contro la deforestazione e come volano per lo sviluppo. È la proposta che Adesina Akinwumi, nuovo presidente della African Development Bank– Afdb, la Banca africana di sviluppo, ha lanciato alla conferenza dei ministri africani per l’Ambiente lo scorso primo dicembre. L’obiettivo è di sbloccare tutte le potenziali fonti di energia pulita di cui il continente è in possesso e fare dell’Africa un hub per lo sviluppo sostenibile.

“Sappiamo che ad oggi quasi 700 milioni di africani non hanno accesso all’energia pulita per cucinare, ma dipendono dal kerosene e dal carbone. Sostanze altamente inquinanti per l’ambiente e tossiche per l’organismo, che comportano la morte di 60.000 persone all’anno”, fa presente Akinwumi al settimanale ”Le Point”. Il programma lanciato dalla Afdb, col nome di ”Bottom up of Pyramid Energy Facility”, aiuterà le popolazioni povere e più deboli ad avere accesso a fonti rinnovabili e dunque anche energia pulita per cucinare.

Il progetto prevede di coinvolgere 700.000 persone su un periodo di cinque anni. Tra le iniziative previste, c’è quella di un finanziamento destinato alle donne e alle piccole imprese da loro gestite. Concretamente si tratta di fornire assistenza e microcredito a tutte coloro che allo stato attuale dipendono dai proventi della deforestazione, un fenomeno importante in Africa causato dalla mancanza di una rete elettrica.

Restando in Africa, Enel Green Power ha avviato la collaborazione con la società statunitense Powerhive Inc. per costruire e gestire mini-grid in 100 villaggi in Kenya. Il progetto prevede un investimento, nel corso del 2016, di circa 12 milioni di dollari statunitensi, al 93% erogato da EGP e al 7% da Powerhive.

Il progetto, sviluppato da Powerhive, si compone di un portfolio di mini-grid solari con una capacità totale installata di 1 MW, da costruire nella parte occidentale del Kenya, nelle contee di Kisii e Nyamira, e porterà energia “a zero emissioni” a 20 mila famiglie, piccole imprese, scuole e centri di assistenza sanitaria, alimentando e connettendo alla rete quasi 90mila persone.

L’integrazione di mini-grid con impianti di stoccaggio di energia consentirà di equilibrare l’offerta e la domanda, in modo da ridurre la volatilità e compensare le variazioni di carico del cliente e le imprevedibili fluttuazioni nella produzione di energia, intrinseche nella generazione da fonti rinnovabili.

“L’abbondante e variegato mix di tecnologie rinnovabili del Kenya offre una piattaforma del tutto unica per lo sviluppo del business di Enel Green Power in Africa”, ha dichiarato Francesco Venturini, Amministratore delegato di  EGP. “Il Kenya presenta un basso tasso di elettrificazione, ancora pari a circa il 30%, e uno dei più alti tassi di penetrazione della telefonia mobile della regione: un connubio ideale per implementare soluzioni innovative in grado di integrare l’elettrificazione delle zone rurali con la generazione da fonti rinnovabili, con impianti di stoccaggio così come con sistemi di fatturazione avanzati.”

Il progetto fornirà inoltre ai clienti un sistema di pagamento più semplice e affidabile attraverso l’adozione di una applicazione mobile con pagamento anticipato e attraverso la piattaforma di gestione delle mini-grid di Powerhive.

La necessità dell’Africa di accedere all’elettricità è consistente, visto che, secondo i dati dell’Agenzia internazionale per l’energia, più di 650 milioni di persone nel continente ne sono ancora prive. La povertà energetica condiziona la salute, limita le opportunità di sviluppo, di istruzione e la possibilità di uscire da uno stato di indigenza.

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