Stabilità, un emendamento per estendere l’ecobonus a pensionati, incapienti e condomini

  • 11 Novembre 2015

Architetti e Legambiente con un emendamento al disegno di Legge di Stabilità propongono che l'ecobonus sia accessibile a pensionati e incapienti e chiedono di promuovere l’efficientamento energetico di interi edifici condominiali.

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“Rendere accessibile gli incentivi previsti per la rigenerazione energetica anche alle famiglie che non hanno capienza di reddito e promuovere interventi di riqualificazione energetica di interi edifici condominiali, introducendo la possibilità che la detrazione dei singoli condomíni venga ceduta all’impresa che realizzerà gli interventi di riqualificazione”. Questa, in sintesi, la richiesta di Legambiente e del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori avanzata attraverso un emendamento al disegno di Legge di Stabilità 2016 inviato al Senato.

L’ecobonus – spiegano architetti e ambientalisti – così come è attualmente previsto, promuove di fatto solo interventi singoli, non accessibili a pensionati e incapienti. E l’accesso alle detrazioni non funziona per gli interventi di riqualificazione di interi condomíni. Introducendo invece la cedibilità dell’incentivo si permetterebbe alle imprese che realizzano l’intervento di farsi promotrici della rigenerazione energetica, facendo sì che tutti possano trarre vantaggio dall’incentivo”.

“In questo modo – proseguono – attraverso interventi di retrofit e isolamento termico si potrebbero raggiungere risultati di risparmio energetico con costi ridotti rispetto a quelli che avrebbero i singoli interventi. Ciò non solo per promuovere interventi nell’interesse generale e delle famiglie, ma per dare una spinta significativa alle politiche per il risparmio energetico”.

Per il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e per Legambiente “si tratta innanzitutto di una misura di equità, ma anche di realizzare una vera ed incisiva spending review, tenendo conto che il risparmio energetico comporta mediamente, per le famiglie, una riduzione di costi di 1500 euro all’anno che, con il bonus, è recuperabile in 7/8 anni.

“Il risultato – concludono – non è solo il rilancio dell’edilizia, il risparmio di energia (in Italia lo spreco negli edifici vale 20 miliardi annui), la riduzione dell’inquinamento ma anche la realizzazione di una vera e propria riqualificazione urbana, perchè si tratta di interventi integrati su edifici completi, involucro compreso, migliorando così l’architettura delle nostre città”.

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