Mobilità, energia, rifiuti: le novità del Collegato Ambientale approvato al Senato

Il ddl è stato approvato al Senato e ora torna alla Camera. Moltissime le misure interessanti: dalle norme sul fine vita del fotovoltaico, ai finanziamenti per la mobilità ciclabile e per la bonifica dell'amianto, passando per Oil Free Zone e rifiuti. Una sintesi delle misure e il testo.

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Con 156 sì, 85 no e 14 astenuti l’aula del Senato ha approvato ieri il ddl recante “disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali“, noto come Collegato Ambientale (testo allegato in basso). Il provvedimento tornerà ora all’esame della Camera.

Il ddl contiene tantissime misure che riguardano diversi ambiti: mobilità sostenibile, economia circolare, prevenzione del rischio idrogeologico, servizio idrico, rifiuti, acquisti verdi della Pubblica amministrazione e altro ancora. Vediamo di fornire una sintesi delle misure che interessano i temi più cari a QualEnergia.it.

  • Bonifica amianto: via al credito d’imposta del 50% – articolo 56

Vengono introdotti incentivi per le imprese, attraverso il credito d’imposta del 50% delle spese sostenute e ripartito in tre quote annuali, a favore dei titolari di reddito d’impresa che effettuano, nell’anno 2016, interventi di bonifica dell’amianto su beni e strutture produttive. L’investimento dovrà essere di almeno 20.000 euro e avvenire sul territorio italiano. Limite di spesa complessivo della misura: 5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019. Servirà un decreto attuativo da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge. Viene inoltre istituito un apposito fondo per promuovere la realizzazione di interventi di bonifica di edifici pubblici, con una dotazione finanziaria di 5,536 milioni di curo per l’anno 2015 e di 6,018 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Anche qui servirà un decreto attuativo del MinAmbiente.

  • Fine vita fotovoltaico – art. 41

Si prevede che i sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) adottino per i pannelli fotovoltaici immessi sul mercato successivamente alla data di entrata in vigore della disposizione un sistema di garanzia finanziaria e un sistema di geolocalizzazione delle medesime tipologie di quelle richieste dal gestore dei servizi energetici (GSE) nel disciplinare tecnico adottato nel mese di dicembre del 2012 per il recupero e il riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita.

  • Biomasse e biogas: via libera all’uso dei sottoprodotti da lavorazione olio e zucchero – art. 12

I sottoprodotti della trasformazione degli zuccheri tramite fermentazione e i sottoprodotti della lavorazione o raffinazione di oli vegetali sono inseriti nell’elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas ai fini dell’accesso ai meccanismi di incentivazione

  • 35 milioni per ciclabili, car pooling e mobilità sostenibile nelle città – art. 4

I comuni con più di 100mila abitanti, anche in associazione, potranno presentare progetti per limitare traffico e inquinamento, che il governo finanzierà con 35 milioni di euro complessivi. I fondi saranno destinati a incentivare “iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta, di laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili, di programmi di educazione e sicurezza stradale, di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici”.

Si stanziano 5 milioni l’anno alla Regione-Emilia Romagna per il completamento del corridoio europeo EUROVELO 7, la riqualificazione ad uso ciclopedonale del vecchio tracciato ferroviario dismesso Verona-Bologna.

Grazie a modifiche normative chi usa la bici per andare al lavoro godrà dell’estensione dell’assicurazione Inail in caso di incidente.

  • Acquisti verdi della pubblica amministrazione – art. 15

Sarà più semplice per la Pubblica amministrazione fare acquisti verdi (Green Public Procurement). Le aziende in possesso di certificazione ambientale EMAS o Uni En Iso 14001 godranno di una riduzione della garanzie necessarie per accedere agli appalti per la fornitura di beni e servizi ecologici. Vengono inoltre delineati Criteri Ambientali Minimi da garantire nelle forniture all’amministrazione pubblica di pc, stampanti, carta per fotocopie, condizionatori, cartucce e toner, servizi per la ristorazione, pulizie.

Le lampade di tutti i semafori dovranno essere sostituite con LED, a consumo molto ridotto.

Per promuovere l’economia circolare, vengono agevolati gli accordi tra enti pubblici, aziende, associazioni per utilizzare, nella produzione, materiali di scarto e post-consumo. Le aziende in grado di fare innovazione, utilizzando nella produzione materiali provenienti dalla raccolta differenziata e dal disassemblaggio di prodotti scartati, potranno avere incentivi e credito d’imposta.

  • Un fondo per il rischio idrogeolgico – art. 52

Viene istituito un fondo di 10 milioni di euro (per l’anno finanziario 2014)  e previsto un capitolo di spesa al MinAmbiente a disposizione dei Comuni, per rimuovere o demolire opere e immobili realizzati in aree a rischio idrogeologico elevato, in difformità o in assenza del permesso di costruire. Viene inoltre istituito un fondo per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. La tutela dell’assetto idrogeologico entra nella fase di progettazione di ogni opera.

  • Rifiuti – art. 32 e successivi

Con varie misure viene penalizzato il conferimento in discarica, incentivata la raccolta differenziata, promossa la riduzione dei rifiuti non riciclati, del compostaggio domestico e di comunità (ospedali, mense, quartieri, ecc).

Si introduce il divieto di gettare, in strada, mozziconi di sigaretta, gomme da masticare e altri piccoli rifiuti, come fazzoletti e scontrini, i Comuni dovranno installare posaceneri.

Torna il “vuoto a rendere” volontario e sperimentale nei bar e ristoranti, per i produttori di birra e di acqua minerale.

  • Oil Free Zone – art. 71

I Comuni, anche in associazione tra loro, potranno istituire delle Oil Free Zone: “un’area territoriale nella quale, entro un determinato arco temporale e sulla base di specifico atto di indirizzo adottato dai comuni del territorio di riferimento, si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie prodotte da fonti rinnovabili”.

  • Strategia delle Green Community – art.72

Nasce la “Strategia delle Green Community”, comunità rurali e montane che si votano alla sostenibilità. Tra i pilastri delle azioni che queste comunità potrebbero intraprendere: gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale, anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno; gestione integrata e certificata delle risorse idriche; produzione di energia da fonti rinnovabili locali; sviluppo di un turismo sostenibile, capace di valorizzare le produzioni locali; costruzione e gestione sostenibile; efficienza energetica e integrazione intelligente degli impianti e delle reti; sviluppo sostenibile delle attività produttive; integrazione dei servizi di mobilità.

  • Un nuovo marchio volontario “Made Green in Italy– art. 20

Si istituisce un nuovo marchio volontario “Made Green in Italy” per indicare e comunicare l’impronta ambientale dei prodotti. Chi compra potrà privilegiare il “chilometro zero” certificato e le produzioni agricole e industriali sostenibili.

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