Efficienza energetica negli edifici storici, una guida dal MiBACT

  • 30 Ottobre 2015

L’intento è quello di fornire indicazioni operative sia ai progettisti che al personale del Ministero per la valutazione della prestazione energetica dell’edificio storico e delle varie operazioni di efficientamento energetico applicabili.

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Sono state presentate a Roma presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBACT) le “Linee Guida di indirizzo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale” (vedi link in basso), che forniscono indicazioni per la valutazione e il miglioramento della prestazione energetica del patrimonio culturale tutelato nei centri storici e nell’architettura rurale, con riferimento alle norme italiane in materia di risparmio e di efficienza energetica degli edifici.

L’intento è quello di fornire indicazioni operative sia ai progettisti che al personale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Ai primi viene fornito uno strumento per la valutazione della prestazione energetica dell’edificio storico nelle condizioni esistenti e criteri operativi per il progetto degli eventuali interventi di riqualificazione energetica, opportunamente calibrati sul rispetto delle specifiche peculiarità del patrimonio culturale. Al personale del Ministero viene invece offerto uno strumento scientifico snello che gli consente di interloquire con piena consapevolezza con i progettisti o i proponenti di interventi di riqualificazione energetica.

Finalità derivata è quella di fornire agli organi preposti alla tutela del patrimonio culturale criteri e metodi per una compiuta valutazione critica sia dei progetti presentati ai fini del rilascio delle autorizzazioni di legge, sia per quelli predisposti direttamente, affinché tengano in debita considerazione anche gli aspetti della prestazione energetica degli edifici tutelati. Tutto questo anche nell’ottica, ormai ineludibile per la pubblica amministrazione, di un razionale contenimento dei costi di gestione delle strutture date in consegna.

“Il documento non detta soluzioni pronte all’uso, né prescrive metodologie a carattere vincolante, in considerazione sia delle peculiarità dei beni interessati sia della naturale evoluzione nel tempo delle tecnologie adoperate e dei futuri aggiornamenti normativi, ma può solo guidare l’intelligenza e la sensibilità del personale e dei progettisti per il raggiungimento istituzionale primario della protezione e conservazione del patrimonio culturale, ottimizzandone, laddove possibile, il livello di prestazione energetica”, spiega una nota del Ministero.

Linee Guida di indirizzo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale

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