Energia e occupazione, i comparti e le figure professionali in ascesa

Innovazione, efficienza energetica e fonti rinnovabili sono le aree più vivaci del mondo dell'energia per quanto concerne l'occupazione. Si assume cercando figure tecniche per la produzione e l'erogazione del servizio. Un'indagine sulle tendenze occupazionali del settore energetico in Italia e all'estero.

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Nel settore dell’energia in Italia l’occupazione è in crescita, con un aumento delle opportunità di lavoro in particolare nelle aree di ricerca e sviluppo e di produzione ed erogazione del servizio. A trainare l’innovazione e in parte anche le assunzioni sono i settori delle rinnovabili e della efficienza energetica, mentre le figure professionali più ricercate sono quelle con competenze di natura tecnico-specialistica: ingegneristiche, business development e di conoscenza delle normative e regolamentazioni del mercato.

È quanto emerge dalla ricerca pubblicata da ManpowerGroup, “Work in Energy – Future Jobs Trends in the Energy Industry” (allegato in basso), che analizza strategie e investimenti futuri nell’ambito delle gestione delle risorse umane nel settore energia in Italia e all’estero, intervistando 400 aziende coinvolte (250 italiane e 150 estere), la gran parte delle quali di medio-grandi dimensioni (il 63% delle italiane, oltre l’80% di quelle estere).

Il settore, emerge dalla ricerca, non sembra aver subito forti contrazioni nel 2014: solo il 27% del campione italiano ha indicato una diminuzione nell’andamento generale, con un 50% che sottolinea invece una crescita del proprio business.

Nel 2014 – si legge nel report (presentazione in allegato in basso) – le aziende italiane del comparto energetico hanno assunto nel 74% dei casi, un po’ meno che nel resto del mondo, dove l’85% delle aziende ha aperto le porte a nuovi assunti. Il 46% della aziende italiane e il 49% di quelle estere hanno intenzione di sviluppare ulteriormente il proprio organico. In Italia metà delle assunzioni sono per posti di lavoro temporanei o stagionali, mentre all’estero solo un quarto.

Sia in Italia che all’estero le aziende del comparto energetico vedono nell’efficienza energetica e nell’innovazione di prodotto/servizio due aree fondamentali per il rinnovamento della filiera. Altro driver di innovazione altrettanto rilevante sono le rinnovabili. Lo si vede nel grafico qui sotto, con la risposta alla domanda “Quali sono le aree dell’innovazione che ritiene più strategiche per il settore energetico?”:

Anche le assunzioni (attuali e future) sia in Italia che all’estero sono indirizzate verso l’innovazione e principalmente nella direzione delle energie rinnovabili. Nel digital, invece, l’Italia resta indietro: solo il 6% delle aziende sta assumendo o prevede di assumere personale in questi ambiti (grafico sotto), contro il 37% delle imprese straniere.

Alla domanda: “Quali figure ritiene saranno strategiche sul medio–lungo termine?”. Le risposte delle aziende (Italia e resto del mondo) tendono ad essere omogenee, focalizzandosi sull’area produttiva: Energy Manager, Engineering Manager, Technical Engineer. La produzione/erogazione del servizio assorbirà infatti gran parte delle nuove assunzioni in Italia (29%), mentre le funzioni commerciale e R&D accoglieranno rispettivamente il 13% e il 12% delle new entry. Nel grafico sotto le figure ritenute più strategiche dalle imprese italiane (cliccare per ingrandire):

Qui i diplomi più richiesti:

Qui le lauree più ricercate:

Da sottolineare come all’estero il ruolo della ricerca e sviluppo sia maggiore, riguardando il 27% delle nuove assunzioni, contro il 12% italiano. Ma forse incide anche il fatto che nel campione estero c’è una quota maggiore di grandi aziende.

Il report “Work in Energy – Future Jobs Trends in the Energy Industry” (pdf)

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