Mobilità elettrica, l’ENEA studia la ricarica rapida e wireless per batterie e veicoli più performanti

  • 3 Agosto 2015

L'ENEA sta sviluppando tecnologie innovative per lo sviluppo della mobilità elettrica concentrandosi su batterie idonee alla ricarica rapida, con maggiore capacità di accumulo e un più lungo ciclo di vita. Gli studi si stanno concentrando su sistemi di accumulo e reti per la ricarica con uso di tecnologie wireless.

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L’ENEA sta sviluppando tecnologie innovative per lo sviluppo della mobilità elettrica concentrandosi sulla realizzazione di batterie idonee alla ricarica rapida, con maggiore capacità di accumulo e un più lungo ciclo di vita. In particolare gli studi ENEA si stanno concentrando su sistemi di accumulo e reti per la ricarica con uso di tecnologie wireless, cioè che non richiedono il collegamento diretto via cavo tra veicolo e stazione di ricarica. Il miglioramento dell’efficienza nell’elettromobilità è uno dei filoni nell’ambito dell’Accordo di Programma sulla Ricerca di Sistema Elettrico tra l’ENEA e il Ministero dello Sviluppo Economico.

“La nuova frontiera della ricerca – spiega Antonino Genovese, ricercatore ENEA del Laboratorio ‘Sistemi e Tecnologie per la Mobilità e l’Accumulo’ – è l’integrazione di più sorgenti elettriche, quali le rinnovabili o un accumulo stazionario, per ridurre l’impatto sulla rete elettrica di distribuzione e soddisfare l’esigenza di avere infrastrutture di ricarica anche in contesti potenzialmente onerosi e antieconomici”. 

La ricerca dell’ENEA punta a consentire con batterie più performanti un’autonomia maggiore del veicolo e a permettere l’uso del mezzo elettrico anche oltre il territorio urbano. Questo potrebbe aprire interessanti scenari per il trasporto pubblico, come nel caso del sistema di accumulo per minibus elettrici che l’ENEA ha realizzato in collaborazione con le Università di Pisa e di Roma “La Sapienza”. Il sistema, composto da 24 moduli al litio, è in grado di fornire una capacità complessiva di 240 Ah, che su una tratta urbana di 4/5 chilometri ricaricando in 5 minuti durante la sosta al capolinea, consente al mezzo di rimanere in servizio continuativo.

L’obiettivo a medio termine indicato a livello europeo è invece la creazione di una rete di punti di ricarica pubblica nel rapporto di 1 per ogni 10 strutture di ricarica complessive presenti sul territorio, per soddisfare le necessità del crescente parco di veicoli elettrici. Il mercato dei veicoli elettrici è infatti in espansione, seppure con velocità diverse nei vari Paesi europei e non. Secondo la European Automobile Manifacturers’ Association la crescita in Europa è costante e le stime migliori indicano al 2025 un milione di veicoli elettrici immatricolati ogni anno.

L’Italia è invece piuttosto indietro con lo sviluppo della mobilità elettrica. Nel 2014 infatti nel nostro Paese sono state immatricolate solo 1.100 nuove auto elettriche, lo 0,1% del mercato automobilistico. Per colmare il gap che separa l’Italia dagli altri Paesi dell’Unione è stato adottato nel 2014 il Piano infrastrutturale per i veicoli alimentati ad energia elettrica – GU Serie Generale n.280 del 2-12-2014 – e “un primo stanziamento di 4,5 milioni di euro è stato assegnato alle Regioni per realizzare 19 progetti di infrastrutture per la ricarica elettrica”, spiega Genovese. Ma per accelerare veramente verso la decarbonizzazione del sistema dei trasporti sarà necessario fare riferimento a un nuovo paradigma della mobilità.

Sulle strategie per agevolare una maggiore diffusione dei veicoli elettrici e sui processi per il miglioramento dell’efficienza energetica nell’elettromobilità si è discusso in un convegno organizzato dall’ENEA il 15 luglio scorso. Sul portale dell’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile sono disponibili le presentazioni dei relatori (vedi link).

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