Online lo Speciale “Mantenere l’incentivo per gli impianti fotovoltaici in conto energia”

Lo Speciale affronta dal punto di vista legale e tecnico-economico i contenuti del DTR pubblicato il 1° maggio dal GSE. Nonostante sia stata al momento sospesa la sua efficacia, riportiamo una sintesi dell’analisi svolta nel corso del Workshop di QualEnergia.it del 1° luglio, poiché resta un utile orientamento per proprietari degli impianti FV e operatori del settore.

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Lo scorso 1° maggio il Gestore dei Servizi Energetici ha pubblicato  le “Regole per il mantenimento degli incentivi in conto energia”. Un Documento tecnico di riferimento (DTR) che – spiegava il GSE – era in attuazione dei decreti ministeriali di riferimento, anche alla luce dell’evoluzione della normativa. Obiettivo: disciplinare gli interventi e le relative modifiche agli impianti fotovoltaici che beneficiano degli incentivi.

A tal proposito era stata avviata una consultazione pubblica il 23 febbraio 2015, ma quasi nessuna delle osservazioni delle associazioni di categoria venne poi recepita nel DTR.

Da come era stato impostato il documento del GSE del 1° maggio, fare un intervento, anche il più usuale, avrebbe potuto comportare la perdita di una parte o di tutti gli incentivi, con una discrezionalità che, in alcuni casi, era veramente eccessiva. Un esempio significativo è quello relativo alla norma che spiegava che “non sono ammessi interventi finalizzati a incrementare la producibilità dell’impianto”, cioè in pratica a migliorarne l’efficienza anche senza aumentarne la potenza. Per non parlare poi delle “pretese” sui tempi e sulle modalità delle comunicazioni da fare al GSE riguardo agli interventi da realizzare.

Una normativa, oltre che discrezionale e di fatto caratterizzata da retroattività, palesemente in contrasto con fonti gerarchicamente superiori, come le leggi che disciplinano i diversi conti energia. Non è difficile immaginare come molti proprietari di impianti FV e operatori del settore O&M fossero più che perplessi da questo documento, visto che venivano stravolte anche alcune regole di buon senso.

Ad una prima lettura, ci è dato sapere, che persino il Ministero dello Sviluppo Economico, a cui era stato chiesto un parere, aveva consigliato il GSE di non procedere alla sua pubblicazione. Ma i dirigenti del GSE hanno poi deciso diversamente.

In gioco c’è stata, e c’è purtroppo ancora, la qualità e la resa degli impianti fotovoltaici in conto energia installati in Italia (oltre 550mila), certamente ben incentivati, ma realizzati anche con un notevole impegno di risorse e, come è stato dimostrato, anche importanti per il sistema elettrico nazionale.

Gli uffici legali si sono mossi prontamente e hanno presentato nei tempi il ricorso al TAR, cioè entro il 30 giugno. Nel frattempo il GSE aveva prorogato al 30 settembre i termini per comunicare gli interventi sugli impianti precedenti alla pubblicazione del DTR (inizialmente previsti a 30 gg. dall’uscita del documento). In seguito, il 9 luglio, dopo una serie di incontri con gli operatori, il GSE ha deciso di sospendere l’efficacia di queste regole “in attesa – si legge in una nota – che il confronto sul DTR si concluda e in considerazione del fatto che la materia possa trovare specifica regolamentazione nell’ambito del nuovo decreto FER”. Insomma, il GSE fa marcia indietro, ma anche questo episodio è indice della confusione che regna attualmente nella disciplina della normativa energetica e anche fra le diverse competenze istituzionali.

Il 1° luglio, subito dopo la scadenza per i ricorsi al TAR, QualEnergia.it ha organizzato un Workshop Tecnico per affrontare tutta la questione da un punto di vista legale e tecnico-economico (vedi in fondo il breve video di presentazione). In questo Speciale presentiamo, anche su grande richiesta dei nostri lettori, le sintesi degli interventi degli esperti (con alcuni aggiornamenti) grazie ai quali l’analisi del DTR è risultata di notevole interesse.

Un’analisi che, nonostante la sospensione del documento, resta importante approfondire nell’attesa di una prossima disciplina. E questo perché – hanno voluto ricordarci i legali coinvolti – già prima della pubblicazione del DTR gli orientamenti del GSE erano particolarmente restrittivi su tutta la partita degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti FV. È dunque utile conoscere nel dettaglio le modifiche che erano ammesse o non ammesse ai sensi del DTR affinché ciò possa costituire un orientamento per tutti gli operatori.

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