FIPER all’Autorità: “il settore del teleriscaldamento è eterogeneo ma non inadeguato”

  • 8 Luglio 2015

La risposta di FIPER all'Autorità per l'Energia che, nella relazione annuale, definisce la situazione del teleriscaldamento "eterogenea e in generale inadeguata".

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Il Consiglio Direttivo FIPER – Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili – che si è riunito il 3 luglio scorso, esprime in una nota stampa il suo stupore per l’affermazione contenuta nella relazione annuale dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, presentata lo scorso 24 giugno a Roma dal Presidente Bortoni riguardo la situazione del teleriscaldamento.

Nella relazione AEEGSI si legge: “sul fronte della tutela del consumatore nella fase sia pre sia post contrattuale, saremo impegnati anche nella definizione del quadro regolatorio relativo alla qualità del servizio; un profilo in relazione al quale la situazione del settore risulta alquanto eterogenea e in generale inadeguata”.

“In un quadro di massima incertezza – commenta il presidente FIPER, Walter Righini – è un’affermazione, da parte del Presidente Bortoni, non meritevole del lavoro e degli sforzi quotidiani di noi gestori di impianti di teleriscaldamento a biomassa, costretti a operare in assenza di una legge quadro che definisca la natura giuridica del servizio”.

“Tra l’altro – argomenta Righini – si tratta di una dichiarazione dissonante anche rispetto alle indicazioni fornite nell’ultima indagine conoscitiva da parte dell’Autorità Antitrust che sottolineava come, nel caso del teleriscaldamento a biomassa, una buona performance concorrenziale di queste reti abbia costituito un prezioso indicatore delle potenzialità della concorrenza ex-ante in presenza di una regolamentazione minimale”.

FIPER – si legge nella nota stampa – si augura che l’Osservatorio permanente, recentemente istituito dall’Autorità, sia l’occasione all’interno del gruppo di lavoro specifico sul teleriscaldamento per avviare una conoscenza più diretta anche di tutti gli effetti positivi, occupazionali, ambientali ed energetici, che il teleriscaldamento a biomassa sta producendo nei territori montani e rurali dove hanno sede gli impianti.

“Invito ufficialmente il presidente Bortoni e la Dott.ssa Pavan, responsabile dell’ufficio speciale per la regolazione del teleriscaldamento e del teleraffrescamento, a voler visitare uno dei nostri impianti associati e verificare sul campo la soddisfazione dei consumatori finali rispetto al servizio fornito”, conclude Righini.

(da nota stampa FIPER)

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