Bolletta degli edifici pubblici, si può tagliare di 300 milioni l’anno

  • 3 Luglio 2015

I consumi dei 13mila edifici della pubblica amministrazione potrebbero essere tagliati del 40%, con un risparmio di 73 milioni l'anno, quelli delle 43.000 scuole del 45%, con un risparmio di 169 milioni di €. Poi ci sono gli edifici della PA centrale. Il tutto creando oltre 55mila posti di lavoro. Riqualificare il patrimonio edilizio pubblico è una opportunità.

ADV
image_pdfimage_print

In Italia sono oltre 13.000 gli edifici della Pubblica Amministrazione e consumano ogni anno 4,3 TWh di energia per una spesa complessiva di 644 milioni di euro. Di questi, circa il 20% è quello più energivoro con un consumo pari a 1,2 TWh e una spesa di 177 milioni di euro. Si stima che gli interventi sull’involucro edilizio e sugli impianti permetterebbero una riduzione dei consumi di circa il 40%, con un risparmio di 73 milioni di euro l’anno. L’investimento richiesto, secondo le stime ENEA, ammonta a 1.100 milioni di euro cioè 158 milioni euro/anno per i prossimi sette anni.

‘’Dal 1° gennaio 2019 scatterà l’obbligo per tutti gli edifici della PA di rispettare il nuovo standard energetico, che prevede consumi molto bassi e l’impiego di fonti rinnovabili. Ma già dal 2014 – spiegano gli esperti dell’ENEA – è un dato di fatto l’avvio della riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione Centrale per una quota annuale pari al 3% della superficie occupata, come prevede la Direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica e il decreto legislativo di recepimento 102/2014’’.

In questo contesto, l’ENEA offre alla Pubblica Amministrazione analisi, studi, tecnologie e altri strumenti per accelerare il processo di transizione verso edifici ad ‘energia quasi zero’. Un’operazione che, taglio della bolletta a parte, potrebbe creare 3.500 nuovi occupati e una riduzione della CO2 pari a 130.000 t.

Sul fronte scuola, le strutture pubbliche sono 43.000 e consumano ogni anno 9,6 TWh per una spesa di 1,3 milioni di euro. Anche in questo caso circa il 20% è responsabile dei maggiori consumi energetici, pari a 2,6 TWh, per una spesa di 351 milioni di euro l’anno. Intervenendo su questi edifici la riduzione dei consumi sarebbe pari al 45%, con un risparmio di 169 milioni di euro. A fronte di un investimento di 3,6 miliadi di euro (580 milioni di euro/anno), l’ENEA calcola 53.700 posti di lavoro in più e una riduzione della CO2 di 312.000 t.

Gli edifici della PA centrale (come uffici, caserme, carceri e presidi PS) sfiorano invece i 3000 immobili. In questo caso oltre la metà del totale dei consumi, pari a 1,1 miliardi di kWh, è imputabile al gas naturale, mentre poco più di un terzo all’energia elettrica. In generale, i consumi energetici per il riscaldamento (metano, gasolio, carbone e GPL) ammontano ad oltre 730 milioni di kWh. Considerata la superficie totale di circa 14 milioni di m2, la quota da ristrutturare ogni anno è di oltre 2,5 milioni di m2, a cui corrisponde un consumo energetico complessivo poco superiore ai 400 GWh/a. Una stima dei risultati conseguibili al 2016, porta a un risparmio annuale complessivo di circa 50 GWh/anno  e di circa 109 GWh/anno al 2020 (76 GWh/a di risparmio per i consumi termici e 33 GWh/a per quelli elettrici). Secondo l’ENEA servono investimenti per 300 milioni di euro l’anno per una superficie da riqualificare di  450.000 m2 l’anno. Le ricadute occupazionali sarebbero indubbie: 3.500 nuovi occupati.

Quindi, si puà stimare che la bolletta energetica di tutti gli edifici pubblici si può tagliare di circa 300 milioni l’anno.

Nell’ambito dell’Accordo di Programma Ministero dello Sviluppo Economico – ENEA, l’Agenzia sta portando avanti due linee di ricerca – modelli e strumenti per la valutazione delle prestazioni energetiche e prodotti e componenti ad alto contenuto tecnologico – per contribuire alla diffusione dell’efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione e offrire agli operatori pubblici e privati gli strumenti necessari per la realizzazione degli interventi. Un attività complessa i cui risultati sono stati presentati nel quinto appuntamento “Sviluppo di modelli per la realizzazione di interventi di efficienza energetica sul patrimonio immobiliare pubblico” del ciclo di conferenze sulla “Ricerca di Sistema Elettrico”.

ADV
×