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“Pane e olio senza petrolio”, un fiume di gente per dire “NO” a Ombrina Mare

Più di 60.000 persone secondo gli organizzatori, 40-50mila secondo la questura, sono scese in piazza ieri a Lanciano (CH) contro Ombrina Mare, la piattaforma petrolifera che dovrebbe sorgere a sei chilometri dalla costa abruzzese. Quasi 500 le associazioni aderenti arrivate da tutta Italia.

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Mare e costa è tutta roba nostra”; “Pane e olio senza petrolio”, sono solo due degli slogan scanditi ieri nel partecipato corteo “No Ombrina, salviamo l’Adriatico” sfilato ieri a Lanciano, in provincia di Chieti. Più di 60.000 persone secondo gli organizzatori – 40-50mila secondo la questura – sono scese in piazza contro Ombrina Mare, la piattaforma petrolifera della Rockhopper, società delle Falkland, che dovrebbe sorgere (secondo le intenzioni del governo Renzi e della multinazionale) a 6 km dalla costa abruzzese, caratterizzata dai suggestivi trabocchi.

Sono state quasi 500 le associazioni che da tutta Italia hanno aderito alla manifestazione contro le perforazioni petrolifere in mare.

“È un fatto di grande emozione mai accaduto – dice Alessandro Lanci, organizzatore e coordinatore di Nuovo Senso Civico -. Una massa di gente imponente per una città di 36mila abitanti che dimostra l’attenzione della popolazione sull’ambiente. Si è unito al corteo ‘No Ombrina‘ anche Don Maurizio Patriciello, prete anti-camorra della Terra dei Fuochi: “Sono venuto – dichiara all’ANSA – a dare la mia solidarietà a un popolo antichissimo e nobile che ha il diritto di vivere con le sue risorse non calpestato da nessuno. Gente di cuore che non sopporta soprusi. Qui si dovrebbe parlare di salva Italia più che di Sblocca Italia”.

“È una grande partecipazione festosa per dire un secco ‘no’ all’insediamento di Ombrina che non è contrattabile”. È quanto afferma Mario Pupillo, sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti, in testa ai sindaci di tutto l’Abruzzo. “Il no alla petrolizzazione è necessario nel momento in cui è stata effettuata da parte della Regione e della Provincia la perimetrazione del Parco della Costa teatina che è già all’attenzione del Consiglio dei Ministri”, ha concluso Pupillo.

“La manifestazione per dire ‘No Ombrina’ è la rappresentazione democratica del sentire comune della popolazione che chiede rinnovabili e si oppone alle trivellazioni. Se si ci fosse un referendum tra petrolio e rinnovabili non avremmo dubbi sul fatto che la stragrande maggioranza degli italiani sceglierebbe le rinnovabili”, dichiara il leader dei Verdi Angelo Bonelli.

“A ben guardare – si legge in un comunicato della Rete per l’autorganizzazione popolare, Fondazione “Lorenzo Milani” – la moltitudine di soggettività riunitesi ieri in corteo esprimeva qualcosa in più di una semplice e puntuale opposizione al progetto in questione e ai rischi ad esso connessi (si veda la recente tragedia in California): la critica più radicalmente espressa verte intorno ad una certa idea di sviluppo non più sostenibile né ecologicamente né democraticamente.

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