Stabilizzare ecobonus fino al 2020. Una mozione dei senatori

Rendere strutturale la detrazione fiscale per l'efficienza energetica in edilizia fino al 2020, con alcuni accorgimenti, potrebbe avere un effetto rilevante a livello economico e sugli obiettivi energetici di fine decennio. Alcune proposte sono state presentate al Senato dai Cinque Stelle e condivise da diversi senatori di altre forze politiche.

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Stabilizzare la detrazione fiscale per interventi di efficienza energetica in edilizia è una richiesta che da tempo proviene dal mondo imprenditoriale, che ha cicliche difficoltà nel programmare i propri investimenti produttivi di fronte una domanda di tecnologie e servizi spesso troppo dipendente dagli incentivi, con continui stop and go. Sarebbe, così concepito, anche uno strumento importante per gli obiettivi al 2020 e per il suo effetto anticongiunturale, soprattutto in un settore edilizio nazionale in profonda crisi.

Secondo l’ENEA nel 2013 le domande di interventi con ecobonus hanno superato le 355.000 (+35%) rispetto al 2012. In termini di investimenti, quasi 3,5 miliardi di euro, l’incremento è stato del 20% e il risparmio energetico in energia primaria attribuibile agli interventi di riqualificazione energetica che nel 2013 hanno beneficiato degli incentivi fiscali previsti è stato di circa 1.550 GWh/anno. Dal 2007 al 2014 sono state presentate 2.258.489 richieste, per un investimento complessivo di 26.miliardi di euro. Benefici importanti anche sull’occupazione: all’ecobonus sono legati 283.200 addetti nel settore dell’edilizia, che diventano 424.800 con l’indotto .

Si ritiene che una proroga strutturale dell’ecobonus fino al 2020, soprattutto con una normativa orientata a promuovere l’uso di tecnologie più efficienti, potrebbe avere un effetto di “aumento della produzione diretta e indiretta a livello nazionale di quasi 240 miliardi di euro con la creazione di oltre 1,6 milioni di posti di lavoro con un incremento del PIL dello 0,6% annuo. In termine di benessere sociale il risparmio cumulato fino al 2020 per le bollette energetiche è di oltre 25 miliardi di euro (fonte: Confindustria, CGIL, CISL e UIL).

Questi aspetti sembrano trovare nel Parlamento una notevole convergenza. Tanto che si attendono a breve proposte in questo senso da diverse forze politiche. Una prima mozione (che ricorda anche alcuni dei dati sopra riportati) è stata presentata il 21 maggio da diversi senatori del Parlamento, su proposta del M5S (prime firme Girotto e Castaldi), e firmata da esponenti di Sel, Gruppo Misto, Pd, AP, GAL (il gruppo di Tremonti), ecc. (vedi link sotto). Con questa si chiede al governo di attivarsi sulla stabilizzazione della detrazione fiscale fino al 31 dicembre 2020, anche con un provvedimento che preveda una diversificazione delle aliquote (riduzione annuale o biennale) e del tetto di spesa per tipologia di interventi, così da contenere l’onere in bilancio per lo Stato e permettere un uso più mirato del meccanismo di incentivazione. La mozione ritiene inoltre utile che si debba stimolare anche una “combinazione efficace di finanziamenti pubblici e investimenti privati”.

Nel dettaglio, la mozione dei senatori, chiede al Governo che si possa predisporre un meccanismo di premialità per i lavori caratterizzati da maggiore efficacia in termini di risparmio energetico, introducendo dei valori limite di controllo alla spesa sostenuta (costo massimo per metro quadrato e per chilowattora, costo spese tecniche).

Altro aspetto è prevedere l’obbligo della redazione dell’attestato di prestazione energetica per poter accedere alla misura dell’ecobonus, riducendo il numero di rate annuali da 10 a 5. Servirebbe dare poi un ruolo attivo all’ENEA nella fase di validazione e di controllo della documentazione.

Si chiede, tra le altre cose, di rafforzare le attività di comunicazione sui temi dell’efficienza energetica al fine di migliorare la fruibilità e la trasparenza delle informazioni, anche attraverso l’organizzazione di iniziative mirate a favorire comportamenti energeticamente consapevoli e la predisposizione di linee guida per la definizione di metodologie educative condivise sul risparmio e l’efficienza energetica.

La mozione dei senatori su ecobonus

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