Gasdotto TAP: firmato dal Ministro il via libera definitivo

  • 21 Maggio 2015

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Firmato il decreto autorizzazione unica. “Lavori entro maggio 2016 e operatività entro dicembre 2020”. Il provvedimento sostituisce ogni altro atto delle altre amministrazioni e dichiara la “pubblica utilità, indifferibilità e urgenza” del gasdotto.

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La ministra dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato il Decreto di autorizzazione unica del metanodotto di interconnessione Albania-Italia “Trans Adriatic Pipeline”, conosciuto come TAP. Il provvedimento definitivo – spiega una nota del ministero –  fa partire i lavori per la realizzazione dell’opera al fine di consentire l’apertura di una nuova rotta di approvvigionamento di gas prodotto nell’area del Caspio in Italia e in Europa.

Il provvedimento abilita la costruzione e l’esercizio dell’opera, sostituendo ogni altro atto formale di assenso delle altre amministrazioni intervenute nel procedimento, approvando il progetto e dichiarando altresì la pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell’infrastruttura, anche ai fini degli espropri. Il decreto stabilisce infatti che i lavori dovranno iniziare entro il 16 maggio 2016 e l’operatività dell’infrastruttura dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2020.

Il progetto, su cui è stata espressa la compatibilità ambientale con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare dell’11 settembre 2014, ha ottenuto il via libera da parte del Consiglio dei Ministri il 29 aprile scorso, dopo un esame comparativo di tutti gli interessi coinvolti.

Questi ultimi – spiega la nota – consistono, “da una parte nella rilevanza energetica dell’opera ai fini della diversificazione degli approvvigionamenti, nella strategicità della stessa connessa all’attuazione dell’Accordo internazionale Grecia, Albania, Italia e nell’interesse comunitario alla sua realizzazione in quanto apertura di un nuovo corridoio di approvvigionamento dell’Unione Europea, e dall’altra nella tutela di una zona territoriale di rilevante valore per gli interessi ambientali e turistici, tenuto anche conto che il progetto ha avuto una istruttoria complessa, durata alcuni anni, che ne ha vagliato in maniera approfondita la compatibilità ambientale e di sicurezza”.

Il progetto – continuano dal MiSE – “dovrà ora essere realizzato nel rispetto di tutte le prescrizioni stabilite dalle amministrazioni intervenute nel procedimento, e dovranno essere previste, in accordo con gli enti territoriali, le opportune misure per massimizzare le ricadute positive sull’economia del territorio e sulle attività locali”.

A breve QualEnergia.it pubblicherà un approfondimento sul ruolo che questa controversa infrastruttura può avere o meno per la sicurezza di approvvigionamento energetico del nostro Paese, che nel 2014 ha registrato consumi lordi di gas naturale pari a 61,9 miliardi di m3, i più bassi dal 1998.

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