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Il Ddl sui delitti ambientali procede spedito verso l’approvazione finale in seconda lettura al Senato, spogliato della norma che vieta la controversa pratica dell’air-gun per cercare petrolio e gas in mare. Le commissioni riunite Giustizia e Ambiente del Senato infatti ieri hanno approvato il provvedimento, che si avvia così in aula per il sì definitivo al testo uscito dalla Camera, che dovrebbe arrivare martedì prossimo.
“Come PD manteniamo in questo modo un impegno importante per la tutela dell’ambiente e il contrasto alle ecomafie”, ha dichiarato Massimo Caleo, capogruppo democratico in commissione Ambiente. “Abbiamo anche presentato un ordine del giorno, che è stato accolto, che impegna il governo ad adottare le misure necessarie atte a verificare e monitorare gli impatti ambientali dell’uso dell’airgun al fine di procedere, qualora si rendesse necessario, ad una razionalizzazione e normazione del suo utilizzo ed eventualmente al suo divieto”.
“Con il via libera dato oggi dalle commissioni Ambiente e Giustizia del Senato al ddl sugli ecoreati, respingendo i dieci emendamenti presentati e approvando gli ordini del giorno sull’uso dell’air gun, è stato superato il penultimo ostacolo che separa il provvedimento sui delitti ambientali dal traguardo finale”, dichiarano Stefano Ciafani e Enrico Fontana, rispettivamente vicepresidente nazionale di Legambiente e coordinatore nazionale di Libera, le due associazioni promotrici dell’appello “In nome del popolo inquinato: subito gli ecoreati nel codice penale”, sottoscritto da altre 23 associazioni di cittadini, medici, studenti e di categoria.
