Gli incentivi del conto termico nei loro primi 7 mesi di vita sono stati utilizzati relativamente poco, complice la concorrenza delle detrazioni fiscali e la scarsa conoscenza del meccanismo, per il quale sono in arrivo semplificazioni. Dal 3 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 sono stati impegnati poco meno di 29 milioni di euro il tetto di 900 milioni, dei quali 200 riservati alla pubblica amministrazione è dunque lontanissimo. I dati emergono da una relazione appena pubblicata dal GSE sul funzionamento di questo incentivo per interventi alla produzione di energia termica da rinnovabili e all’efficienza energetica (vedi allegato in basso).

Nel dettaglio sono stati stanziati 23,8 milioni di euro per gli interventi ad accesso diretto, dei quali 20,2 milioni per i privati e 3,6 per le amministrazioni pubbliche). Il totale, sommando gli incentivi da erogare perché richiesti attraverso prenotazione (0,23) e iscrizione ai registri (4,75), è di 28,78 milioni di euro. La procedura di accesso diretto è dunque risultata quella maggiormente utilizzata (9.658) sul totale delle richieste inviate al Gse (9.822).

Gli interventi più popolari sono stati quelli sono stati quelli su solare termico e generatori a biomasse che costituiscono, insieme, più del 93% degli interventi realizzati (vedi tabella). Per quanto riguarda la distribuzione geografica, invece, il numero degli interventi realizzati è stato maggiore al Sud (4.741), rispetto a Nord (2.425) e Centro (782).

In conclusione, si legge nella relazione, “dopo un primo periodo di rodaggio, il conto termico si avvia a emergere come una valida modalità per il sostegno a interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica. I numeri sono ancora contenuti, ma già delineano quella che potrà essere la significativa potenzialità futura del meccanismo tenuto conto dei prossimi interventi normativi mirati al potenziamento e alla semplificazione”.

Come sappiamo, il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo in consultazione a febbraio una proposta di potenziamento e semplificazione del Conto Termico, e le modifiche introdotte secondo quanto annunciato potrebbero arrivare entro l’estate.

La relazione (pdf)