Friuli, efficientamento edilizia pubblica e bando per illuminazione pubblica

  • 27 Aprile 2015

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La giunta del Friuli Venezia Giulia ha deliberato progetti per dare attuazione alla strategia per l'efficientamento energetico con particolare attenzione al patrimonio immobiliare pubblico, e con la collaborazione dell'Area Science Park di Trieste. Scade inoltre il 1 giugno il bando per illuminazione pubblica. Infine, la giunta ricorre al TAR contro rigassificatore.

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La giunta della Regione Friuli Venezia Giulia ha deliberato progetti importanti per dare attuazione alla strategia per l’efficientamento energetico con particolare attenzione al patrimonio immobiliare pubblico presente sul territorio. L’obiettivo, che sarà sicuramente ripreso nel piano energetico regionale ormai di imminente presentazione, è quello di migliorare le performance degli edifici riducendo sprechi e emissioni di CO2 , in linea con i dettami europei della strategia del 20-20-20.

L’assessore regionale all’Energia, Sara Vito, ha fatto presente che “sarà utilissima la collaborazione con l’Area Science Park, che si unisce al lavoro che già stiamo facendo con le Università di Udine e Trieste”. La convenzione quadro che verrà sottoscritta con l’Area di Ricerca scientifica e tecnologica di Trieste per attivare i finanziamenti messi a disposizione dal programma “ELENA”, promosso dalla Banca Europea degli investimenti (BEI), permetterà all’Amministrazione regionale di dare attuazione alle misure previste dalla “Strategia regionale per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati“.

Il programma ELENA (European Local ENergy Assistance) è lo strumento sviluppato dalla BEI in partnership con la Commissione Europea per offrire assistenza tecnica alle autorità locali e regionali proprio nel settore dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. Con questo programma sarà possibile quindi finanziare fino al 90% dei costi di assistenza tecnica per la preparazione dei progetti, gli studi di fattibilità e di mercato, la strutturazione dei programmi, i piani operativi, le verifiche energetiche, i preparativi per le procedure sugli appalti.

L’Amministrazione regionale, con il supporto tecnico di AREA Science Park, si assumerà dunque il compito di costituire una ‘cabina di regia tecnica’ in grado di gestire, d’intesa con i Comuni e gli altri Enti pubblici interessati al progetto, l’intero programma di investimento, il monitoraggio dei risultati e la diffusione delle procedure e delle metodologie sviluppate.

Tra gli altri provvedimenti adottati dalla Giunta regionale c’è lo stanziamento di ulteriori 1,5 milioni di euro per un nuovo bando per l’illuminazione pubblica e la revisione del termine ultimo per la rendicontazione del bando precedente. Per la precisione le risorse complessive ammontano a 1.540.000 euro: 640.000 € quota finanziamento europeo, 810.000 quota statale e 90.000 quota regionale.

Nel nuovo bando sono ammissibili a contributo i progetti di riqualificazione energetica che saranno in grado di garantire un risparmio annuo rispetto ai consumi pregressi, sia per mezzo di sostituzione che di integrazione con nuovi sistemi illuminanti. I progetti devono riguardare impianti di Illuminazione Pubblica (IP) riferiti ad aree pubbliche esterne e devono garantire il rispetto dei requisiti illuminotecnici previsti dalla normativa. Il termine per presentare le domande di contributo per il nuovo bando è il 1 giugno 2015 (vedi sezione bande e avvisi).

Restando nel Friuli, è notizia di venerdì 24 aprile, che la la Giunta regionale ha deciso di impugnare davanti al Tar del Lazio il parere di compatibilità espresso al Ministero dell’Ambiente dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale (Via Vas) riguardo l’impianto di rigassificazione che il gruppo catalano Gas Natural intende costruire in località Zaule, frazione di Muggia in provincia di Trieste.

“Siamo sempre stati convinti che l’eventuale presenza del rigassificatore sia pregiudizievole per le attività portuali, in quanto riteniamo che il traffico delle navi gasiere sia incompatibile con i traffici navali attuali e con gli auspicati sviluppi, nonché per la sensibilità del sito, a ridosso dell’impianto di stoccaggio di idrocarburi della Siot”, ha spiegato la presidente Debora Serracchiani, mettendo anche in evidenza come “manca, al momento, un chiarimento su come sarebbe distribuito il gas, in quanto ancora non c’è un parere favorevole di valutazione di impatto ambientale del gasdotto”.

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