Terna e Legambiente firmano Protocollo d’Intesa per una rete più integrata nell’ambiente

  • 24 Aprile 2015

Il Protocollo d’Intesa ha l’obiettivo di ottimizzare l’integrazione ambientale e territoriale delle opere elettriche previste nel Piano di Sviluppo della Rete di Terna e prevede attività di comunicazione, confronto pubblico e informazione sulla compatibilità ambientale e i benefici derivanti dall’utilizzo delle energie rinnovabili e dei sistemi di accumulo.

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Firmato oggi da Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente e Catia Bastioli, presidente di Terna, un Protocollo d’Intesa che punta a porre più attenzione all’integrazione territoriale e ambientale nei piani di sviluppo della rete elettrica.

Il nuovo accordo, che rinnova la collaborazione avviata tra le parti con il Protocollo firmato nel 2011, e che sarà valido per tutto il 2016, nasce dalla necessità che “lo sviluppo della produzione da fonti rinnovabili sia sempre più integrato con il potenziamento del sistema elettrico, in un’ottica di sostenibilità ambientale e di rispetto del territorio”.

Legambiente e Terna si impegnano “ad avviare in collaborazione una serie di azioni a livello nazionale e regionale, per diffondere tra le imprese e i cittadini una corretta informazione sulle esigenze di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e della rete elettrica nazionale, condividendo l’esigenza di un crescente utilizzo di energia prodotta da fonti in grado di ridurre le emissioni cosiddette climalteranti”.

Terna in questi anni “ha impresso una forte accelerazione sul fronte dell”impegno economico per potenziare la rete elettrica, anche per favorire l”integrazione delle energie pulite – segnala una nota – i circa 9 miliardi di investimenti dal 2005 a oggi hanno consentito a Terna di connettere alla rete già oltre 27,5 GW di nuova potenza elettrica da rinnovabili, di cui 18,8 GW di fotovoltaico e 8,7 GW di eolico. Con evidenti benefici economici e ambientali: attualmente, secondo i dati Terna, le rinnovabili soddisfano quasi il 40% del fabbisogno elettrico italiano”.

Nello specifico, il Protocollo d’Intesa individua due ambiti di attività. Il primo ha l’obiettivo di ottimizzare l’integrazione ambientale e territoriale delle opere elettriche previste nel Piano di Sviluppo della Rete che Terna redige annualmente, in collaborazione con Legambiente, attraverso un confronto sulla valutazione di sostenibilità ambientale dei progetti.

Il secondo ambito prevede invece attività di comunicazione, confronto pubblico e informazione sulla compatibilità ambientale e i benefici derivanti dall’utilizzo delle energie rinnovabili e dei sistemi di accumulo. La straordinaria crescita delle fonti rinnovabili avvenuta nel nostro Paese, e gli obiettivi europei su energia e clima al 2030, pongono infatti “nuove sfide che riguardano sia gli impianti che le reti, rispetto alle quali è necessario promuovere un confronto scientifico e un approccio collaborativo anche a livello locale”, rileva Terna.

Terna intende rafforzare un percorso, che ha già intrapreso da anni: eliminazione di 1.700 vecchi tralicci che ha permesso di recuperare un’area pari a 2.400 campi di calcio, nell’installazione di 800 sostegni monostelo di nuova generazione a ridotto impatto visivo e ingombro al suolo, e la realizzazione di linee elettriche eco-sostenibili, con accorgimenti ambientali quali il mascheramento o la mitigazione delle infrastrutture.

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