Sbilanciamenti, il Consiglio di Stato ripassa la palla al Tar

Il Consiglio di Stato ha dichiarato la propria incompetenza sul giudizio di ottemperanza richiesto da Anev e da alcuni operatori dell'eolico in merito alla decisione sulla delibera sugli sbilanciamenti del 2012. Si ritorna al Tar. Intanto prosegue il ricorso contro la seconda delibera sugli sbilanciamenti, la 522/2014.

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Con una sentenza pubblicata ieri (allegato in basso) il Consiglio di Stato ha dichiarato la propria incompetenza sul giudizio di ottemperanza richiesto da Anev e da alcuni operatori dell’eolico in merito alla decisione dello stesso CdS sulla delibera Aeeg 281/2012, concernente applicazione corrispettivi di sbilanciamento per le fonti rinnovabili.

Malgrado i precedenti ricorsi contro la delibera 281/2012 dell’Autorità per l’Energia fossero stati accolti dal Tar Lombardia e poi confermati dal CdS, i giudici di appello hanno ritenuto che siano quelli di primo grado a doversi pronunciare sull’ottemperanza. Si ritorna dunque al Tar.

Parallelamente prosegue il ricorso sul merito relativo alla successiva delibera dell’Autorità, la 522/2014, con la quale il Regolatore era intervenuto anche per ottemperare alle sentenze della giustizia amministrativa, senza però soddisfare le richieste degli operatori delle rinnovabili.

La sentenza del CdS (pdf)

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