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In Cina la produzione eolica supera quella da nucleare

Nel 2014 la generazione elettrica da eolico in Cina ha superato quella da nucleare. Un dato estremamente significativo visto che la Cina è oggi il paese che ha costruito più reattori atomici al mondo. A fine anno erano installati nel paese asiatico circa 115 GW eolici in totale e altri 70 sono in costruzione. Tutto ciò in appena 10 anni.

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Tutto quello che tocca la Cina diventa un ‘boom’. Quello dell’eolico ha qualcosa di impressionante per dimensioni. È così in crescita l’energia dal vento che nel 2014 ha superato in generazione quella da nucleare, arrivando ad oltre 150 TWh. E questo è accaduto nonostante la Cina sia il oggi paese che ha costruito più reattori nel mondo e, anche questo conta, nel 2014 le velocità medie del vento nel paese siano state pure inferiori alla media.

Nell’analisi di J. Matthew Roney dell’Earth Policy Institute si spiega che con circa 115 GW eolici installati in totale a fine dello scorso anno (23 nel solo 2014), l’elettricità generata dal vento, cresciuta del 16% sul 2013, può ora soddisfare il fabbisogno di 110 milioni di abitazioni. L’84% della potenza eolica (96 GW) è connessa alla rete. Tutto questo è avvenuto, e dal grafico qui sotto si vede bene, solo in 10 anni.

L’obiettivo nei prossimi 6 anni, cioè al 2020, è di arrivare a 200 GW eolici connessi alla rete, ma il target sembra conservativo visto che già 77 GW sono in costruzione, grazie anche a incentivi per turbine eoliche in zone scarsamente ventose e più prossime ai centri urbani.

Per gestire questa accelerazione dell’installazione della potenza eolica, la Cina sta costruendo il sistema di reti di trasmissioni ad alto voltaggio più grande del mondo. Lo sviluppo delle reti di questi anni è stato finora fondamentale anche per evitare di non poter sfruttare l’enorme potenziale della generazione eolica. Ma molto resta da fare.

Come dicevamo, il dato dell’eolico cinese è particolarmente significativo visto che il colosso asiatico ha un programma nucleare particolarmente ambizioso: 58 GW al 2020. Sei reattori, per un totale 6 GW di potenza, erano stati messi in funzione nel biennio 2013-2014. Già in questi primi due mesi dell’anno un altro è stato connesso alla rete, portando la potenza atomica cinese totale a 20 GW con 24 reattori, più di un terzo di quelli costruiti su scala mondiale, ma che alla fine non coprono più del 3% del fabbisogno elettrico del paese, contro il 20-21% delle rinnovabili.

Il programma atomico al 2020 anche in Cina è in sensibile ritardo anche per l’effetto post Fukushima (controlli sulla sicurezza diventati più impellenti e opposizione delle popolazioni), a cui ha fatto seguito una moratoria durata fino al termine del 2012. Un caso esemplare è il reattore di terza generazione ‘Sanmen’ della Westinghouse, che forse produrrà il suo primo kWh nel 2016, mentre a inizio progetto si pensava a una sua messa in funzione nel 2013. Tanti sono i dubbi su tempi e budget per l’impianto e molto del futuro dell’atomo cinese dipenderà proprio dai risultati legati a questo reattore di nuova generazione da 1 GW di potenza. Poi c’è il problema di una effettiva carenza di acqua nei territori interni, peraltro i più soggetti a terremoti e con una popolazione sempre più agguerrita contro il nucleare. Al contempo diminuiscono le aree disponibili per una centrale lungo la costa.

Nelle valutazioni del governo c’è un fattore, ormai noto: la costruzione di una grande centrale eolica richiede poco meno di anno per la sua realizzazione e messa in funzione, mentre per un reattore ci possono volere, se tutto va bene, in media 6-7 anni.

Il mix elettrico cinese resta identificato con il carbone, con i suoi effetti inquietanti sull’inquinamento atmosferico delle città e per la produzione di gas serra su scala planetaria. Oggi costituisce il 75% della produzione elettrica del paese. Tuttavia questa generazione nel 2014 è diminuita del 3% rispetto all’anno precedente (China’s National Bureau of Statistics). Un fatto molto importante che potrebbe essere forse il segno di un’inversione di tendenza?

Tra le rinnovabili elettriche un ruolo di primo piano lo sta avendo anche il fotovoltaico: 28 GW a fine 2014, con altri 15 in programma per il 2015 e un obiettivo di almeno 100 GW al 2020. Quindi la Cina è ormai prossima quest’anno al ‘sorpasso’ della Germania, paese finora leader del FV nel mondo.

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