Fraunhofer Institut: entro 10 anni fotovoltaico più economico di gas e carbone

La previsione dal Fraunhofer Institut: “Il costo dell'energia solare è sceso molto più rapidamente di quanto la maggior parte degli esperti aveva previsto, e continuerà a calare. I piani per i sistemi energetici del futuro dovrebbero essere rivisti di conseguenza”. Determinante sarà la stabilità normativa visto l'impatto che ha sul costo dei capitali.

ADV
image_pdfimage_print

Nel giro di 10 anni il fotovoltaico sarà la fonte più economica per produrre elettricità, con un LCOE, il costo di produzione tutto compreso, che in Europa centro-meridionale, entro il 2025, scenderà fino a 4-6 centesimi di euro per kWh e che in aree più assolate del pianeta potrebbe scendere a 3-5 cent/kWh, meno della metà rispetto ai costi delle nuove centrali a fonti convenzionali. La previsione arriva dall’ultimo report commissionato dal think tank tedesco Agora Energiewende al Fraunhofer Institut (allegato in basso).

Un documento che dà un avvertimento ai decisori politici: “Lo studio ci mostra che il costo dell’energia solare è sceso molto più rapidamente di quello che la maggior parte degli esperti aveva previsto e continuerà a calare”, sottolinea nel presentare il report il direttore di Agora, Patrick Graichen. “I piani per i sistemi energetici del futuro dovrebbero essere rivisti di conseguenza. Finora la maggior parte di questi prevede una quota troppo ridotta di solare nel mix. Alla luce dei costi estremamente competitivi, al contrario, il fotovoltaico giocherà un ruolo da protagonista”.

L’interessante lavoro del Fraunhofer parte dall’evoluzione storica dei costi del FV per poi fare previsioni sul futuro, focalizzandosi sulla tecnologia al silicio cristallino in impianti di grande taglia (>1 MW) e peraltro adottando “un approccio conservativo”: si assume infatti che non ci siano breakthrough tecnologici. La conclusione è quella anticipata e sintetizzata dal grafico qui sotto: per l’Europa centrale il costo di produzione del FV scenderà nel giro di 10 anni a 0,04-0,06 €/kWh e per il 2050 sarà tra 0,02 e 0,04.

In aree del pianeta più assolate come Medio Oriente, Nord Africa o India, i costi già in 10 anni scenderanno a 0,03-0,05 €/kWh ed entro il 2050 si aggireranno tra 0,01 e 0,04 €/kWh.

D’altra parte, è la premessa da cui parte il report, già adesso le grandi centrali FV tedesche riescono a produrre a 0,09 €/kWh e in alcuni casi, come a Dubai (una situazione per molti aspetti particolare, aggiungiamo noi), il solare produce già a 0,06 €/kWh, mente l’LCOE delle nuove centrali a gas o a carbone va dagli 0,05 agli 0,10 €/kWh e il nucleare è già fuori mercato con 0,11 €/kWh.

L’evoluzione dei costi, è l’avvertimento, sarà fortemente influenzata dalla stabilità regolatoria, per l’impatto che questa avrà sul costo del denaro, che a sua volta ha un peso grandissimo nel determinare l’LCOE di una tecnologia capital intensive come il FV, cioè nella quale quasi tutti i costi sono legati all’investimento iniziale, e il combustibile è gratis.

Il grafico in basso mostra bene l’effetto del costo del capitale sui costi di produzione, mettendo a confronto la situazione della Germania con quella della Spagna: il costo del denaro più alto compensa la differenza di radiazione solare, quasi doppia nella penisola iberica.

Per costruire le loro previsioni i ricercatori del Fraunhofer Institut sono partiti dalla curva di apprendimento storica, che mostra come ad ogni raddoppio della capacità installata il prezzo dei moduli sia sceso di circa il 20%, assumendo per il futuro, per cautela, che il tasso di calo dei prezzi si mantenga entro il 10% fino al raggiungimento di una potenza installata totale di 5000 GW. Per quel che riguarda i moduli FV il risultato è riassunto in questo grafico (clicca per ingrandire):

Per quanto concerbe il costo dell’intero sistema FV si veda il grafico sotto: i costi, diminuiti di circa l’80% dal 2005 al 2014, da oggi al 2025 dovrebbero calare di ulteriore 19-36% e al 2050 dal 40 al 72%.

La conseguenza sarà come minimo una crescita molto accelerata del FV, ma si potrebbe anche arrivare ad un vero e proprio boom. Nella previsione più pessimistica infatti si stima che le installazioni annuali passino dai circa 40 GW del 2014 a 175 GW nel 2050. Nello scenario più ottimista a metà secolo si potrebbe installare addirittura l’incredibile volume di 1.780 GW all’anno.

Lo studio “Current and Future Cost of Photovoltaics” (pdf)

Presentazione dello studio (pdf)

ADV
×