Milleproroghe, rimane l’aumento dell’Iva al 22% sul pellet

  • 17 Febbraio 2015

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Nel decreto uscito dalle Commissioni della Camera e che sta per essere votato con la fiducia in aula non ci sono le novità sul pellet in cui molti speravano, cioè il rinvio dell'aumento dell'Iva dal 10 al 22%. Resta dunque il rincaro, stimabile in circa 50 euro l'anno per un consumo medio di pellet di una famiglia.

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Approvato all’alba di oggi dalle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, il decreto Milleproroghe sta per essere votato con la fiducia in aula, ma non ci sono le novità riguardanti l’Iva sul pellet in cui molti speravano.

Alla fine infatti non è passato nessuno degli emendamenti che chiedevano di rinviare l’aumento dell’Iva su questo combustibile legnoso dal 10 al 22% introdotto con la legge di Stabilità 2015.

A favore del rinvio dell’aumento si era espressa anche la Commissione Attività Produttive. Emendamenti in tal senso erano stati presentati da diverse forze politiche, ma non hanno superato l’esame delle altre Commissioni e sono stati stralciati dal testo approdato in aula.

Ipotizzando che una famiglia bruci 1,4 tonnellate di pellet all’anno, come da media nazionale, e stimando un costo alla tonnellata (pre-aumento Iva) di 320-360 euro, con l’aumento dell’Iva dal 10 al 22% il rincaro sarà di 33-40 euro a tonnellata e dunque la spesa aumenterà in media di 46-57 euro l’anno.

Il testo del Milleproroghe uscito dalle Commissioni

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